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L'edizione odierna di Corriere Torino si apre con un approfondimento sugli esterni granata: Pedersen, Lazaro, Biraghi e Nkounkou. In particolare, il norvegese è passato dallo status di riserva a titolare indiscusso: la svolta è stata la partita contro la Lazio. Poi spazio anche a Nkounkou che è tornato dall'infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per qualche settimana: "C'è un Toro che corre forte in corsia. L’esterno dal rendimento più alto (e per certi versi sorprendente) è Pedersen. È il granata più in forma, enormemente progredito rispetto alla scorsa stagione. Anche Lazaro è in evidente crescita, Biraghi offre il solito carico di esperienza e personalità e il recuperato Nkounkou, alla ripresa, sarà l’uomo in più. Il francese, tenuto precauzionalmente in panchina contro la Juve, è pronto per tornare a sprintare sull’out sinistro. «Nkounkou era in un trend di crescita — ha detto venerdì scorso Baroni —, lo aspetto dove l’avevo lasciato»".
L'edizione odierna di La Stampa, invece, si apre con un focus sul buon momento del Torino di Marco Baroni e soprattutto sul rilancio di Marcus Pedersen. Il terzino sta ripagando la fiducia del tecnico granata e sta mostrando le sue potenzialità. Nel derby contro la Juventus ha mostrato di essere importante sia in fase difensiva che in fase offensiva. È stato il granata che ha effettuato più cross (3) e quello che ha fatto più strada dopo Casadei (11,811 km), duellando ad armi pari con Cambiaso: "Prima ha cambiato testa. Poi ha cambiato ruolo. E adesso è diventato uno dei pilastri del Torino. Tra i protagonisti silenziosi del buon momento granata c’è una lista di “insospettabili” che sta diventando il segreto della striscia di sei risultati positivi consecutivi. È lo stesso numero delle partite consecutive giocate da Marcus Pedersen, l’ultimo dei "recuperati" dalla cura Baroni, allenatore che si sta rivelando sempre più abile a ricondizionare seconde o terze scelte degli altri".
Inoltre, l'edizione odierna di Tuttosport, oltre a dedicare un focus sui derby durante la presidenza di Urbano Cairo che da quando ha preso il Toro con la Juve ha ottenuto un solo successo (media punti di 0,33 a partita), il quotidiano dedica un approfondimento alla difesa granata. Il reparto difensivo della squadra di Marco Baroni è diventata una vera "diga", nessun gol subito nelle sfide contro Bologna, Roma, Juventus e Napoli: "La bella figura della difesa granata all’Allianz Stadium non è frutto di improvvisazione, né può essere una sorpresa agli occhi di chi ha seguito i granata nelle ultime settimane. Non è un caso che la squadra di Baroni sia riuscita a chiudere senza subire alcun gol contro quattro delle prime sei in classifica. Ad eccezione di Inter (la goleada all’esordio) e Milan (con i rossoneri i granata giocheranno solo l’8 dicembre), il Toro è uscito indenne, nell’ordine, dalla sfida di Roma contro i giallorossi, dalla gara casalinga col Napoli, da quella del Dall’Ara col Bologna e poi infine da quella di sabato contro la Juventus".
Infine, l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport dedica un approfondimento a Alberto Paleari. Contro la Juve il portiere granata è stato ancora una volta decisivo. Il numero uno granata è diventato un leader dello spogliatoio che oltre a farsi apprezzare per le sue parate ha preso la squadra di Baroni e la sta portando in alto: "Contro la Juventus Alberto è stato decisivo, un’altra volta. Che fosse pronto, che quest’anno avrebbe potuto avere un’occasione da titolare in Serie A, lo si era capito già in estate. A fine settembre, contro il Pisa in Coppa Italia, aveva colto al volo la prima opportunità. In cinque partite con Paleari in porta, il Torino non ha mai perso, ha conquistato 6 punti e gli ottavi di Coppa Italia e ha collezionato tre partite senza subire reti. E lui vanta la media voto del 7".
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