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Salah-Eddine, Coco e le parole di Baroni alla squadra: i temi granata sui giornali

Eugenio Gammarino
Le pagine sul Torino dei principali quotidiani in edicola

L'edizione odierna di La Stampa dedica un approfondimento al calciomercato del Torino che, negli ultimi giorni di calciomercato, deve riuscire a mettere a segno gli colpi per rinforzare una rosa ancora non completa. In particolare, il quotidiano si concentra sull'interesse del Torino per il terzino sinistro della Roma Salah-Eddine: "Servono rinforzi. L’ottavo è vicino, si tratta di un terzino che all’occorrenza può giocare anche in mezzo: Salah-Eddine. Il Toro ha battuto la concorrenza del Werder Brema e sta trovando l’accordo con la Roma per un prestito con diritto di riscatto: vuole farlo crescere con Biraghi. I granata inseguono un nuovo esterno, ma possono arrivare in due visto che Lazaro in caso di offerta da 3-4 milioni potrebbe essere ceduto. Sale anche Parisi, la contro offerta della Fiorentina dopo aver sbarrato la strada per il baby Fortini. In auge è tornato pure Ouattara del Monaco, costa 7 milioni". Inoltre, il quotidiano dedica un focus a Kristjan Asslani, pronto a fare il suo debutto con la maglia del Torino domenica allo stadio Olimpico Grande Torino contro la Fiorentina: "Se è ingiusto, anzi sbagliato riporre tutti o quasi i propositi di riscatto su un calciatore, il Torino tornato da San Siro con 5 gol dolorosi e inaspettati si aspetta che cambi molto con l’innesto dell’ultimo arrivato. Kristjan Asllani finalmente è pronto dopo aver aspettato quattro giorni nel parcheggio. L’albanese aveva già svolto le visite mediche giovedì pomeriggio e si era recato al Filadelfia per conoscere Baroni, poi però una firma in ritardo dagli Stati Uniti, dove risiede la proprietà dell’Inter, più una sorta di tacito accordo tra le due società di non velocizzare il trasferimento, aveva rimandato calcoli e progetti".

Invece, l'edizione odierna di Tuttosport, dedica un approfondimento alla partita dei granata contro l'Inter, alle difficoltà incontrate da Marco Baroni durante tutto l'arco del match e la sua sfuriata negli spogliatoi al termine dal match di San Siro: "Le urla di Baroni subito dopo la partita, nello spogliatoio, nel ventre di San Siro. E poi una nuova raffica di elettrostimolazioni dialettiche, diciamo così, ieri al Filadelfia. Con ritrovo fissato per le 10 di mattina. L’allenatore non ha parlato molto a lungo, ma si è fatto sentire, eccome. E poi tutti a lavorare. Già lunedì notte, in conferenza dopo la cinquina, aveva preannunciato la lavata di capo. Il naufragio è stato collettivo. E non solo perché l’Inter ne ha messe dentro 5 nella porta di Israel. Sarebbero potute essere di più. Per fortuna del Toro i nerazzurri si sono fermati, dopo anche gli errori e i regali inconcepibili dei granata. La squadra ha mostrato un elettroencefalogramma abbastanza piatto." Inoltre, il quotidiano riprende il rinato interesse dello Spartak Mosca per Saul Coco e l'intenzione del Torino di sostituirlo con Cuesta, difensore del Galatasaray: "Lo Spartak Mosca, che fino a poche settimane fa aveva inseguito Saul Coco, è tornato sul difensore. I russi avevano messo sul piatto 16 milioni per convincere la dirigenza granata: un’offerta che però era stata rispedita al mittente, perché Cairo e Vagnati puntavano a un’operazione da almeno 20 milioni. Nonostante la disponibilità del giocatore al trasferimento, tutto era sfumato. A meno di una settimana dalla fine delle trattative, però, il club russo si fa di nuovo avanti per Coco: ora il Torino aspetta un'offerta formale - scritta - per il difensore, lavorando nel frattempo per il sostituto. Torna dunque di moda il colombiano Carlos Cuesta, difensore del Galatasaray che il Torino aveva già seguito un anno fa e che tra l’altro è stato a lungo uno dei nomi della lista proprio dello Spartak Mosca, che l’ha poi bocciato per dei dubbi sulle condizioni fisiche".

Infine, La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla reazione della squadra e le parole del tecnico granata Marco Baroni alla squadra all'indomani della sconfitta di San Siro contro l'Inter: "L'appuntamento è al mattino presto, poco dopo la colazione. Squadra a rapporto, chiusa nello spogliatoio del Filadelfia. Marco Baroni è in piedi davanti ai calciatori che la sera prima sono stati umiliati a San Siro dall’Inter. Accanto al tecnico ci sono i suoi collaboratori più stretti, poi tutti i calciatori, dal capitano Duvan Zapata ai più giovani. Il tecnico parla, racconta, punta l’indice sulla montagna di cose che non hanno funzionato, ma soprattutto chiede ai calciatori risposte, motivazioni, spiegazioni. La parola d’ordine di un martedì mattina nel centro sportivo è chiara sin dalle prime battute: «Responsabilità».  Ieri è andato dritto al punto. Anzi, ai tanti punti che si sono scoperchiati nel naufragio milanese. Ha chiesto che tutti si responsabilizzino, perché il 5-0 con l’Inter - e come è maturato - non è accettabile. La strigliata arriva, forte e chiara, poi qualche decina di minuti dopo la squadra è in campo ad allenarsi".