Tanti stranieri e pochi giocatori del vivaio: non è facile diventare leader
—Andando ad analizzare il resto della rosa, si denotano altre due particolarità che non facilitano la presenza di leader. Innanzitutto, molti degli uomini a disposizione di Vanoli provengono da campionati esteri, non conoscono il calcio italiano e spesso non parlano nemmeno bene la lingua. Di conseguenza, è difficile farsi ascoltare e prendere in mano le redini della squadra. Il secondo aspetto, invece, riguarda l'assenza di alcuni calciatori provenienti dal vivaio, che possono trasmettere agli altri quel senso di appartenenza che in certi momenti può fare la differenza. Njie e Gineitis, oltre a Ciammaglichella che praticamente non gioca, infatti, sono ancora troppo giovani per assumere il ruolo di leader.
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