Anche le occasioni da gol premiano i granata: 12 a 7. Sulle palle inattive la spinta è costante: corner 3-5. Tra i portieri, rapporto speculare: 5 parate per i padroni di casa (8 tiri in porta subiti e 3 gol incassati) contro 1 granata (4 on target, 3 reti subite).
L’atteggiamento delle due squadre
—Nel palleggio i numeri sorprendono: possesso 50-50, ma Torino più pulito con 367 passaggi riusciti e 89% di precisione (Lazio 355 all’80%). I granata avanzano di più (133 passaggi in avanti vs 123) e crossano con miglior resa (22 cross, 7 riusciti; Lazio 15, riusciti 4).
Sul piano fisico: 57 palle recuperate Toro a 43; più falli (22-13) — indice di intensità, ma anche di momenti di affanno nella protezione dell’area. I passaggi lunghi restano equilibrati (32 Toro, 31 Lazio): verticalità cercata da entrambe le formazioni. I granata meritavano la vittoria per quanto creato ma la gestione difensiva ha lasciato a desiderare in particolar modo dopo il vantaggio del 2-3, Baroni dovrà lavorare su questo aspetto.
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