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tor interviste Acquafresca a TN: “In pochi hanno l’attacco del Toro. Ma l’ambiente non è facile”

Esclusiva

Acquafresca a TN: “In pochi hanno l’attacco del Toro. Ma l’ambiente non è facile”

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In esclusiva le parole dell'ex attaccante di Bologna e Torino in vista della sfida di questa sera, mercoledì 29 ottobre
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Robert Acquafresca è stato un attaccante dapprima del Torino e poi anche del Bologna. Lega il proprio nome anche a una terza società: il Cagliari. Il granata è stato il primo colore vestito e del Torino parla sempre con lucidità e affetto. In esclusiva su Toro News ci introduce alla sfida di questa sera, mercoledì 29 ottobre, tra Bologna e Torino.

Buongiorno Robert. Cosa significano le vittorie su Napoli e Genoa?"Vincere due partite di fila in Serie A non è mai banale. L'ambiente non è facile. La contestazione che riguarda la società in qualche modo tocca anche la squadra. L'allenatore è nuovo, ha bisogno di tempo per infondere le proprie idee e per comprendere il nuovo ambiente. Le due vittorie ottenute con Napoli e Genoa sono utili a tutti". 


Zapata, Simeone e Adams: cosa pensa dell'attacco granata?"Il pacchetto d'attacco del Torino non è indifferente. In pochi in Serie A hanno un attacco così. Mi piacciono molto tutti e tre gli attaccanti. Credo che con tre attaccanti così puoi fare un campionato sereno".

Il 3-5-2 ti permette di giocare con due punte, però esclude altri possibili titolari come Ngonge."Dalla mia esperienza da calciatore ho ricavato una cosa: giocare con le due punte è sempre meglio. Ci sono tanti potenziali titolari, vedi Ngonge, ma non è facile rinunciare alle due punte se stanno bene". 

E il ritorno di Zapata può essere l'arma in più?"Sì, il suo ritorno è importantissimo. Zapata è un giocatore fenomenale, uno dei più forti attaccanti degli ultimi 15 anni in Serie A. Credo che possa ancora ambire alla doppia cifra anche dopo questo brutto infortunio". 

Anche Simeone in doppia cifra?"Per uno come lui la doppia cifra è un obiettivo minimo. Il calcio sa riservare diversi tranelli ma sul potenziale da doppia cifra del giocatore non si discute". 

L'esperienza di Baroni sta facendo la differenza?"L'esperienza fa la differenza sempre e la sta facendo anche nel caso di Baroni. Allegri a Coverciano insegna che ci sono aspetti che non si imparano dietro a un banco ma solo sul campo. Quando giocavo nel Cagliari di Allegri, partimmo con cinque sconfitte nelle prime cinque giornate, poi vincemmo proprio a Torino e chiudemmo il campionato a ridosso dell'Europa con 54 punti. A volte non tutti i mali vengono per nuocere". 

Cosa si aspetta dalla sfida di stasera di Bologna? "Il Bologna è una squadra veramente forte che gioca un po' a memoria. Il Bologna sta emulando il ciclo dell'Atalanta. Ha a capo il miglior direttore sportivo italiano, ovvero Sartori. Sarà un impegno molto complicato per il Torino". 

La contestazione a Cairo nasce anche in relazione a quanto fatto proprio da Atalanta e Bologna negli ultimi anni..."Sì, tutto vero, però il Torino è una delle ultime società ad avere una proprietà italiana. Ce ne sono pochissime, penso al Cagliari di Giulini, al Torino di Cairo. Non è facile mantenere una società a determinati livelli, servono investimenti e incastri giusti".