E il ritorno di Zapata può essere l'arma in più?"Sì, il suo ritorno è importantissimo. Zapata è un giocatore fenomenale, uno dei più forti attaccanti degli ultimi 15 anni in Serie A. Credo che possa ancora ambire alla doppia cifra anche dopo questo brutto infortunio".
Anche Simeone in doppia cifra?"Per uno come lui la doppia cifra è un obiettivo minimo. Il calcio sa riservare diversi tranelli ma sul potenziale da doppia cifra del giocatore non si discute".
L'esperienza di Baroni sta facendo la differenza?"L'esperienza fa la differenza sempre e la sta facendo anche nel caso di Baroni. Allegri a Coverciano insegna che ci sono aspetti che non si imparano dietro a un banco ma solo sul campo. Quando giocavo nel Cagliari di Allegri, partimmo con cinque sconfitte nelle prime cinque giornate, poi vincemmo proprio a Torino e chiudemmo il campionato a ridosso dell'Europa con 54 punti. A volte non tutti i mali vengono per nuocere".
Cosa si aspetta dalla sfida di stasera di Bologna? "Il Bologna è una squadra veramente forte che gioca un po' a memoria. Il Bologna sta emulando il ciclo dell'Atalanta. Ha a capo il miglior direttore sportivo italiano, ovvero Sartori. Sarà un impegno molto complicato per il Torino".
La contestazione a Cairo nasce anche in relazione a quanto fatto proprio da Atalanta e Bologna negli ultimi anni..."Sì, tutto vero, però il Torino è una delle ultime società ad avere una proprietà italiana. Ce ne sono pochissime, penso al Cagliari di Giulini, al Torino di Cairo. Non è facile mantenere una società a determinati livelli, servono investimenti e incastri giusti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202304/7d98fd554c540056f3d614f9aeedd3af.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)