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ROME, ITALY - SEPTEMBER 14: AS Roma coach Gian Piero Gasperini and Torino FC coach Marco baroni prior the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on September 14, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)
Gian Piero Gasperini ha sempre sofferto Marco Baroni. E la conferma è arrivata ieri, domenica 14 settembre. Il Torino ha sbancato Roma 1 a 0 grazie al gol del "Cholito" Simeone. Baroni ha vinto per la quarta volta contro il collega, fermo a quota tre. Il sorpasso di Baroni su Gasperini è arrivato al termine di un piano partita notevole da parte dell'ex tecnico di Hellas Verona e Lazio. Baroni ha deciso di piazzare il suo Torino a schermo rispetto alla Roma del collega. La mossa è funzionata, nonostante l'ennesimo scossone tattico di questo inizio di stagione. Dal 4-2-3-1 provato in ritiro fino al primo tempo con il Modena in Coppa Italia al 4-3-3 utilizzato dal secondo tempo contro il Modena in Coppa Italia alla seconda giornata di Serie A contro la Fiorentina. A Roma si è vista per la prima volta la difesa a tre: 3-4-2-1, poi divenuto 3-5-2 per proteggere il risultato. Dunque, Baroni ha confermato trasformismo tattico in questi primi 100 giorni in granata. Forse non è stata ancora trovata la strada definitiva, però i segnali sopraggiunti dallo stadio "Olimpico" di Roma sono stati alquanto positivi.
Partiamo dalle scelte iniziali di Baroni. Il rientro di Ismajli ha permesso al tecnico di sperimentare un'inedita difesa a tre. Ismajli è stato messo al fianco di Maripan e di Coco. La seconda partita da titolare in campionato di Maripan è concisa con il secondo clean sheet del Torino, probabilmente non è un caso. Non soltanto Maripan ha fatto molto bene. L'intero reparto ha garantito una prestazione solida contro un attacco forte, completamente inibito nell'arco della gara. Va inoltre detto che l'intera squadra è stata ordinata e corta, a differenza di quanto avvenuto a San Siro contro l'Inter. Un'altra differenza rispetto al debutto riguarda il palleggio dal basso: è stato alquanto limitato contro la Roma. Tante volte il Torino si è affidato al pallone in profondità per Simeone e l'ex Napoli, in forma smagliante, ha permesso ai granata di usufruire dell'arma della ripartenza veloce (il gol è nato proprio in una di queste circostanze).
Anche la gestione dei cambi è apparsa positiva. Baroni non ha proposto nulla di non atteso: Aboukhal per Ngonge, Ilic per Casadei e Adams per Simeone. Dopo il vantaggio Baroni ha anche pensato a rinforzare la propria mediana con l'ingresso di Anjorin per Vlasic. Nel finale è quindi passato al 3-5-2. Baroni ha quindi battuto con merito Gasperini. Alcune scelte di Gasperini non hanno convinto fino in fondo. L'ex Atalanta non è riuscito a uscire dai blocchi organizzati dal collega. Ha provato a farlo a inizio ripresa lasciando negli spogliatoi un certo Dybala. La sostituzione non è passata inosservata, a maggior ragione per la sconfitta subita. I risultati prodotti dal doppio cambio nell'intervallo (dentro Baldanzi e Ferguson) non hanno permesso alla Roma di svoltare.
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