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Casadei, una crescita col freno a mano tirato: il Toro aspetta il salto di qualità

Alberto Girardi
Dal centrocampista italiano il Torino si aspetta più incisività e coraggio, soprattutto in ottica futura.

Il ct Gennaro Gattuso ha diramato la lista dei convocati per gli ultimi impegni di qualificazione a Qatar 2026 (Moldavia e Norvegia), e Cesare Casadei non figura ancora tra i prescelti. Questo testimonia il fatto che, seppur soggettiva la scelta del tecnico azzurro, il centrocampista non è ancora pronto per il salto in Nazionale.

Le sue prestazioni in granata

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Il centrocampista classe 2003 è stato fin qui protagonista di una stagione un po' in ombra in granata. Il suo unico gol è arrivato di testa al 9′ (su calcio d’angolo) nella sfida di Coppa Italia contro il Pisa. In campionato Casadei non si è ancora distinto in fase offensiva e anche nel derby con la Juventus ha giocato una partita di contenimento, e non ha creato pericoli. Marco Baroni sta schierando Casadei nel suo ruolo naturale di centrocampista centrale e per questo motivo da lui ci si attende maggiore continuità ed efficacia offensiva. Il club granata lo ha prelevato dal Chelsea per 13 milioni di euro (più il 20% sulla futura rivendita), un investimento significativo che va ripagato con prestazioni più decisive. In una squadra con pochi altri giovani di prospettiva da valorizzare, la crescita di Casadei resta il tassello chiave per il futuro del Toro: da lui ci si attende di fare la differenza da qui in avanti.

Quel che ci si aspetta da Casadei e dal suo futuro, inoltre, è più che legittimo. L'ex Chelsea non è un giocatore che non ha ancora dimostrato nulla. Le sue potenzialità sono evidenti e già le aveva mostrate ai tifosi granata. Sotto la guida di Paolo Vanoli infatti, con il quale ha lavorato dallo scorso gennaio fino alla fine della stagione passata, Casadei ha fatto vedere ottime cose. Nelle sue prime 5 gare aveva realizzato un gol e un assist dando il via al suo viaggio sotto la Mole con ottime prestazioni, almeno fino ad aprile. Da quel momento in poi il classe 2003 sembra aver tirato il freno a mano della sua crescita e si è stabilito su un livello sufficiente, senza mai eccellere o distinguersi particolarmente.