Dubbi e non pochi per Antonio Conte, che come un qualsiasi preside scolastico ad agosto dovrà essere in grado di gestire al meglio impegni e stato di forma dei vari singoli per buttare giù un programma. Un periodo ricco di incognite, questo, per i giocatori azzurri: dieci elementi sono tornati da poco dai ritiri con le rispettive Nazionali, sabato c'è il Torino e martedì il PSV in Champions. La valutazione è da fare sulla base di molti aspetti: stanchezze legate agli ultimi dieci giorni di sosta, infortuni, liste e aspetti tattici. Partendo proprio da questi ultimi, davanti all'ex tecnico di Juve e Inter si presentano due scelte: proseguire con il 4-1-4-1 che sta regalando ai partenopei una certa solidità o variare e passare a un 4-3-3, che sembra simile ma mostra diversi punti critici...

Il tema
Conte gioca a tetris tra Nazionali e infortuni: Napoli, parte il tour de force
Napoli, in difesa dubbio Marianucci: lui o Beukema?
—Omettendo il ballottaggio Savic-Meret, che rimane sempre acceso ma è poco rilevante per comprendere come si presenterà il Napoli all'Olimpico Grande Torino, in vista della gara di sabato 18 ottobre si presentano alcuni dubbi già nella difesa che - come certezza - ha la disposizione a 4. Torna dal ritiro con la Nazionale Di Lorenzo, con un po' di stanchezza legata ai 180' giocati con Gattuso, ma la certezza della propria inamovibilità. A sinistra c'è Spinazzola, ma per gli stessi motivi potrebbe regalare spazio a Gutierrez e Olivera. Centralmente il discorso si complica: solo un elemento torna dalla Nazionale ma è proprio l'elemento che più probabilmente troverà spazio dal 1' al fianco di Juan Jesus. Buongiorno sta rientrando, ma è difficile ipotizzare da subito una titolarità dell'ex capitano granata. Così il ballottaggio è tra Beukema e Marianucci: proprio quest'ultimo rientra dal ritiro con l'Italia Under 21 di Baldini. Ecco che, però, entra in gioco la coppa: martedì Conte e i suoi ragazzi volano a Eindhoven per sfidare il PSV, Marianucci non è in lista Champions e non può giocare. Perciò è possibile che Conte decida di preservare, oltre a Buongiorno, anche Beukema, schierando il giovane talento azzurro al fianco del navigato brasiliano.
A centrocampo tutti stanchi dalle Nazionali, ma Conte...
—Spostandoci in avanti nella disposizione azzurra, inizia a contare la scelta del modulo. L'infortunio del mai troppo lodato Lobotka porta Antonio Conte a fare alcune valutazioni dal punto di vista tattico: al solito 4-1-4-1 si affianca la possibilità di schierare due mezzali insieme al regista e far avanzare gli esterni con un 4-3-3. Nelle due valutazioni cambia la situazione, ma rimane il concetto che molti dei centrocampisti sono tornati - anzi, alcuni stanno tornando - dai ritiri con le rispettive Nazionali. Se Gilmour e McTominay hanno giocato domenica l'ultima partita e sono già a disposizione del proprio tecnico, De Bruyne ed Elmas hanno giocato lunedì e hanno avuto meno tempo, mentre Zambo Anguissa addirittura ha sfidato con il proprio Camerun l'Angola nella gara di ieri ed è previsto per oggi il suo rientro a Napoli. Dopo tutte queste considerazioni, rimane il fatto che questi sono i migliori di Conte e non è pensabile fare a meno di loro. Senza Lobotka, il punto di riferimento in mezzo al campo è Anguissa, intoccabile titolare. Se sarà 4-3-3, il camerunense si schiererà insieme a McTominay come mezzala al fianco del regista De Bruyne. E', invece, più probabile che Conte, visto l'aggregarsi di vari impegni, opti per la continuità con il 4-1-4-1: in quel caso davanti alla difesa potrà posizionarsi Gilmour, con Anguissa e De Bruyne davanti a lui e McTominay spostato sulla sinistra. A destra Politano sta recuperando, ma è più probabile vedere Elmas (che pure è tornato non da molto dal ritiro) o Neres titolari, con Lang che scalpita in caso di 4-3-3. Davanti Hojlund, nonostante sia tornato lunedì dal ritiro con la Danimarca, continua a partire in vantaggio nel ballottaggio con Lucca. Se è vero che il Napoli è tra le squadre favorite per lo Scudetto, non è comunque sbagliato affermare che la concomitanza di tutti questi eventi può essere motivo di preoccupazione per i partenopei: il Toro e Baroni siano bravi a puntare su questo.
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