Una stagione che è partita in salita, un po' per tutta la squadra, ma in particolare per un giocatore che si è reso protagonista in negativo: si tratta di Gvidas Gineitis. Il numero 66 granata forse non ha ancora superato quel retropassaggio che a San Siro ha favorito la rete di Lautaro Martinez per il 3-0 dell'Inter. Da quel momento in poi solo sprazzi per il lituano, che anche quando ha avuto la possibilità di partire titolare non ha inciso. Per lui si contano dieci presenze totali, ma solo quattro da titolare. E nell'ultima, addirittura, è stato usato da Baroni per rimediare ad un errore fatto nella scelta dell'XI titolare: è proprio Gineitis che è uscito per fare spazio a Zapata al 35'. Certo, va detto che in mezz'ora non ha fatto niente per convincere il tecnico a lasciarlo in campo al Via del Mare. E anche le statistiche evidenziano lo stesso concetto: che valore aggiunto sta dando Gineitis?

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Gineitis non trova spazio: a Lecce scelta tattica, ma quando è in campo…
Le statistiche visibili nella grafica fornita da Sofascore mostrano proprio questo aspetto: in un centrocampo in cui è affidato a Vlasic il compito di creare gioco offensivo e al regista, Asllani o Ilic, il compito di impostare, le mezzali devono anche - e forse soprattutto - garantire quantità in mezzo al campo. Gineitis è un giocatore che sa fare questo lavoro e non solo: in Nazionale è di fatto punto cardine sia per la fase difensiva che per quella offensiva. Finora, però, con la maglia granata ha faticato a rendere al meglio, mostrandosi inconsistente: questo è evidente sì dai dati sui tiri e sui passaggi chiave a partita, rispettivamente 0,10 e 0,40, ma in realtà soprattutto dagli 1,20 palloni recuperati a partita e dai 3 duelli vinti in media ogni match. Il lituano non eccelle in nessuna fase e questo lo fa scendere molto, come è stato evidente, nelle gerarchie di Baroni.
Gineitis nelle rotazioni: come può trovare spazio?
—Anche se spesso il lituano è stato utilizzato da Baroni come mezzo per cambiare modulo e passare - prevalentemente - ad una carica difensiva maggiore, prendendo il posto di un attaccante, quando ha potuto il tecnico ha posizionato il numero 66 sulla sinistra del centrocampo granata. Questo è evidente anche dalla heatmap visibile nella stessa grafica sopra. Ad oggi, quel ruolo di mezzala sinistra, anche se con compiti molto diversi, è occupata da Vlasic: non è un caso se a Lecce, per ri-abbassare il croato in quella posizione, Baroni abbia tolto proprio Gineitis. Con una capacità di spostare gli equilibri e "fare legna" in mezzo al campo così bassa, l'inserimento di Gineitis perde - e di molto - appeal per Baroni: a creare fantasia c'è Vlasic, mentre Casadei e Anjorin hanno un fisico più imponente e un peso offensivo maggiore. La carta Gineitis può fare comodo grazie alla sua capacità di spendersi in tutte le fasi del gioco, ma se questa duttilità non è seguita dalla concretezza anche solo una sostituzione perde di senso. Insomma, il lituano non è facilitato né dallo stile di gioco né dalla concorrenza, ma se non macina prestazioni di qualità e non mostra a Baroni perché può essere utile nel centrocampo granata, la strada rischia di diventare ancora più ripida.
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