16 milioni di applausi, preghiere e preoccupazioni. Tutte queste azioni sono legate a Ngonge ma solo le prime due le hanno fatte i tifosi. Sì perché la partita contro il Parma è stata una disfatta generale: vincere era necessario, fare punti era necessario, prendere un po' di fiato da un calendario tosto e serrato era necessario. Eppure, nessuna di queste cose è successa. Ma se dalla gara del Tardini si può salvare qualcosa, questo qualcosa è senza ombra di dubbio la prestazione di Cyril Ngonge. L'esterno belga era ispirato e l'ha mostrato già nel primo tempo, ma nel secondo ha proseguito con ottimi dribbling, passaggi, contrasti e la ciliegina sulla torta: un gol da incorniciare. Questo si salva da Parma e questo va sottolineato. Però ci sono due incognite: la continuità del giocatore e l'intenzione societaria.

Focus
Ngonge fa impazzire Cairo: fenomenale contro il Parma, ma se continua così…
Ngonge ha mostrato qualità, ora serve continuità
—Sembra più che riassuntiva la grafica realizzata da Sofascore che fornisce un confronto preciso tra le statistiche di Ngonge contro il Parma e quelle nelle altre partite giocate in granata. Tralasciando gol e assist, i dati impressionanti sono gli altri: da 1 tiro in media a partita a 3 in una partita, da 3 dribbling riusciti in 5 partite a 5 in una sola partita, passando dal 33% al 55% di successo, da 1 passaggio chiave a partita a 2 in una sola partita e - da ultimo ma non di certo meno importante - da 4 duelli vinti in media a partita a 11 vinti in una sola. Statistiche veramente impressionanti che mostrano la qualità sopraffina dell'esterno belga. E non si dica che una prestazione fatta di dribbling e giocate spettacolari non aiuta il Toro. L'importanza di giocatori simili l'ha spiegata con precisione Massimiliano Allegri a Sky Sport nel lontano aprile 2018, dopo una vittoria della Juventus ai danni dell'Inter: "Nel Basket, che si gioca in un campo piccolo e l'azione dura 24 secondi , in cui si gioca con le mani e si corre con i piedi, alla fine quando mancano 5 secondi, non è venuto lo schema e non sai che fare, dai la palla a quello più bravo, che fa l'1vs1 e tira. Qualcuno pensa che nel calcio, che si gioca in un campo 110 x 70, in cui si gioca con i piedi, si corre con i piedi e ci sono i contrasti, vincano gli schemi. E allora Messi non vale 250 milioni, Ronaldo non vale 400 milioni, Higuain non vale 100 milioni. Io credo che bisogna cambiare, bisogna che i giocatori, già da piccolini, lavorino sulla tecnica e sulla tattica individuale. Questo è il male del calcio italiano. A calcio si viene e si guardano i gesti tecnici dei singoli giocatori, semplice. Il calcio è molto semplice, non lo si renda complicato". Una prestazione del genere di Ngonge è da incorniciare, ma soprattutto da prendere e fare di tutto perché si ripeta. Perché un caso isolato sì che non aiuta il Torino, ma se il belga dovesse giocare sempre così farebbe la differenza eccome. Continuità è la parola chiave: trovarla la necessità.
Ngonge ora è al Torino, ma poi...?
—La continuità la prima incognita; la seconda? L'intenzione societaria. Ngonge è arrivato nella seconda metà di luglio dal Napoli con la formula del prestito con diritto di riscatto. Cairo e Vagnati l'hanno cercato su precisa ed esplicita richiesta di Baroni, che voleva ritrovare il beniamino con cui ha fatto faville a Verona. La formula dell'affare, però, preoccupa e non poco i tifosi. Il prestito è oneroso con una spesa di un milione di euro, ma il riscatto è fissato a 16 milioni. Stiamo parlando di una cifra tutt'altro che irrisoria, che lega quest'operazione alle molte altre che i tifosi del Torino hanno visto negli ultimi anni: giocatori dalle grandi qualità arrivati in prestito con un diritto di riscatto mai esercitato. L'esempio più recente è Elmas, ma se ne potrebbero elencare diversi. Se Ngonge non facesse bene, non ci sarebbe nessun problema nel mancato riscatto. Ma se l'esterno belga dovesse sfornare con una certa costanza prestazioni con anche solo il 70% della qualità mostrata a Parma, allora Cairo dovrebbe preoccuparsi eccome: con la fragilità del rapporto presidente-tifosi, l'ennesimo mancato riscatto potrebbe rivelarsi letale. Tempo al tempo, la speranza è quella che Ngonge possa continuare a mostrarsi per il giocatore che è: con ottime doti e grande intelligenza calcistica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


