Se c’è un primo motivo per cui Cairo può avere tutto l’interesse a ricucire con Vanoli,quello è da ricercare nelle alternative disponibili sul mercato. Eccezion fatta per la suggestione Sarri, su cui è forte la Lazio, i nomi degli allenatori disponibili non scaldano, per un motivo o per un altro. Da Gattuso a Baroni, passando per Gilardino e Di Francesco, tanto per citarne alcuni: non ci sono profili che garantiscano un miglioramento rispetto a Vanoli. Cambiare rischierebbe dunque di essere un grande azzardo, senza vere garanzie di un passo in avanti.


Il tema
Poche alternative ma non solo: ecco perché Cairo potrebbe ricucire con Vanoli
Lavoro positivo di Vanoli
—Nonostante una rosa indebolita dallo scorso mercato estivo, ricco di scelte sbagliate, Vanoli ha saputo dare un’identità alla squadra. Il suo Toro, ad inizio 2025, ha giocato un bel calcio e ha messo in fila una serie importante di risultati utili consecutivi. Il brutto finale di stagione toglie valore al campionato ma non può cancellare quanto di buono era stato fatto in precedenza, pur con una rosa che presentava diversi limiti. Vanoli ha intrapreso un percorso che merita di essere approfondito, con i giusti rinforzi a colmare le lacune emerse nel corso della stagione.
Il rapporto con la piazza
—A giocare in favore della conferma del tecnico c’è inoltre l’ottimo rapporto con la piazza. Nonostante il periodo di contestazione, Vanoli ha saputo toccare le corde giuste e conquistarsi l’appoggio dei tifosi. Un esonero rischierebbe di accendere ulteriormente una contestazione già di per sé importante nei confronti del presidente. Per tutti questi motivi non ci sarebbe da stupirsi se Cairo mettesse da parte i malumori degli ultimi giorni e confermasse Paolo Vanoli. Ciò che è auspicabile è che, in ogni caso, una nuova eventuale unione possa avere alla sua base una forte convinzione da parte di tutte le parti in causa.
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