Il sorriso sul volto dei tifosi granata da domenica ad oggi ha assunto circa le sembianze di quello che vedete sulla destra in copertina. Un sorriso argentino che sa un po' di Napoli e un po' di garra. In una parola: "Cholito". A far gioire i granata, nonché la classifica - con i primi tre punti stagionali -, è una grandiosa giocata della punta ex Verona, fattasi beffa prima di Koné, poi di Cristante e infine di Svilar. La copertina della partita, senza dubbio, sono il velo e il tiro spettacolare. Ma all'interno del libro della partita di Simeone c'è molto, molto altro. E se la copertina piace tanto ai tifosi, il libro non può che far sorridere Baroni. I capitoli al suo interno sono vari. I titoli? Gioco di squadra, tattica e intelligenza. Leggiamoli insieme.

Focus
Simeone inventa e regala la Roma al Torino, ma la parte migliore…
Simeone, il libro di Roma-Torino
—Il gioco di squadra è il primo aspetto positivo che si può analizzare nella partita di Simeone. L'attaccante argentino, da unica punta, non si è isolato davanti, ma si è posto come obiettivo quello di legare con il centrocampo e la difesa. E questo risulta chiaro se si osserva la sua heatmap, fornita da Sofascore: i punti del campo evidenziati come i più calcati da Simeone sono già di per sé abbastanza bassi, ma alcuni arrivano nella propria metà campo e addirittura nella propria area. E questo fa da legame con il secondo aspetto: è esattamente quello che chiede Baroni. Nella scorsa stagione, alla Lazio, la coppia Castellanos-Dia permetteva ad uno dei due di staccarsi andando a ricevere molto basso e all'altro di inserirsi. Con l'impossibilità di usare il 4-2-3-1, il tecnico granata ha dovuto in parte cambiare questo aspetto, lasciando che siano gli esterni e in parte le mezzali a sfruttare gli spazi lasciati dall'attaccante. E questo è proprio il compito a cui ha adempiuto l'argentino. Il "Cholito" ha giocato una gara intelligente, pressando molto, facendosi trovare nelle posizioni giuste in caso di lanci lunghi ma sapendo anche abbassarsi molto in caso di manovra palla a terra. Contro la Roma si è mostrato come un giocatore duttile: questo potrà rivelarsi fondamentale.
Simeone la chiave? Attacco a 2 o a 3, il "Cholito" va bene
—Duttilità la parola chiave, per l'appunto. Il Torino dispone di tre prime punte di ottimo livello: lui, Adams e Zapata, ancora in attesa dei primi minuti in campionato. Per questo motivo, da quando è arrivato il "Cholito" è tema spesso proposto a Baroni in conferenza stampa o nelle interviste l'eventuale passaggio all'attacco a due. Finora i granata si sono presentati con il tridente, ma il tecnico non ha mai escluso, anzi ha confermato, l'intenzione di provare, in futuro, la doppia punta. Baroni ha spiegato che questo passaggio potrà avvenire solo dopo che il Torino avrà solidificato la propria ideologia tattica, ma certamente avverrà. Così Simeone, con la prestazione dell'Olimpico, si propone come perno di questa doppia interpretazione tattica: ciò che ha fatto come unica punta, favorendo gli inserimenti degli esterni, potrà farlo anche con un compagno di reparto, lasciando che sia quest'ultimo a sfruttare gli spazi vuoti. Oppure viceversa, visto che gli inserimenti - e il gol ne è un esempio - anch'essi non sono mancati nella prestazione dell'argentino.
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