Torino FD, lo scudetto è di tutti: granata da applausi
—In Toscana si è presentato un Torino FD quanto mai motivato, che ha visto rosso contro tutte le avversarie. Nella fase a gironi non c'è stata storia: 3-0 alla Fiorentina, 3-1 al Cagliari e 4-0 alla Lazio. Si aprono le porte della semifinale: 9-2 al Città di Castello. Poi la finale, combattuta fino all'ultimo secondo e proprio per questo ancor più dolce con il 4-3 sull'Ascoli che vale il tricolore. La vittoria, non è retorica, è stata di tutti. La squadra granata è variegata, vive di punti fermi sia in panchina che in campo. A guidare nelle vesti di allenatore Benedetto Candalice, affiancato a Tirrenia da Michele Del Vecchio, artefice dei quattro scudetti granata nel primo livello. Dietro alle quinte Vincenzo Pavone, Ds che è incaricato della ricerca dei ragazzi da inserire in squadra nonché giocatore del primo livello. In campo le voci di tanti a formare un coro, dai ragazzi più giovani ai più esperti. Tra i piccoli artefici dello scudetto ci sono Elia (13 anni), Stefan (14) e Michelino (16): "Giovani e promettenti, sono bravi, si applicano e per questo hanno avuto una crescita importante a livello calcistico". Il mentore è invece il presidente Claudio Girardi, 52 anni, anche lui rimessosi in gioco nel terzo livello dopo un'operazione. Il gruppo nella sua interezza è stato il protagonista, nella fase regionale prima e a Tirrenia poi. "Siamo molto contenti dello scudetto conquistato. A livello nazionale ci sono più di 240 squadre con oltre 3000 atleti. Nella fase nazionale eravamo quasi 40, è stata una bella soddisfazione arrivare in fondo" commenta con orgoglio Girardi, che guarda al futuro: "Il Piemonte la fa da padrone nel calcio disabile, noi del Torino FD siamo stati i primi a essere riconosciuti da un club professionistico come il Torino. Abbiamo la possibilità di dire la nostra". Con il club granata il rapporto di vicinanza si estende anche ai giocatori della prima squadra: "L'anno scorso era testimonial Buongiorno, una bravissima persona che sento ancora ora che è a Napoli. Questa stagione ci siamo rapportati con Masina, ragazzo acculturato e sensibile che ci ha dato tanto, e Vlasic, anche lui una gran bella persona". Si dice che vincere aiuti a vincere, ma in questo specifico caso aiuta anche a spargere la parola, a spronare e ad aumentare il raggio d'azione di un movimento ambizioso e disponibile ad accogliere: "Siamo sempre alla ricerca di ragazzi con disabilità di qualunque tipo: relazionale, cognitiva, sensoriale, fisica. Le nostre porte sono aperte". I prossimi appuntamenti il 7 giugno a Parma per il Tardini for Special e il 21 giugno per il Torneo Internazionale di Bra.
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