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Toro, zero in condotta!

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Controcorrente di Gino Strippoli – Granata disastrosi contro l’Atalanta, l’unico a salvarsi è il Cholito
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

È stato sicuramente un Toro da zero in condotta, bocciato sotto tutti i punti di vista eccezion fatta per il Cholito Simeone, l’unico a salvarsi da questa debacle granata. Il centravanti granata infatti si è battuto e sbattuto da solo contro tutta la squadra bergamasca. Una furia che da solo è riuscito a creare gli unici pericoli contro la porta difesa da un super Carnesecchi. L’ex napoletano ha prima dato un assist al bacio a Vlasic con un imbucata degna del campione che è, poi con caparbietà nei secondi 45 minuti è stato l’unico a non arrendersi all’evidenza di una sconfitta che si stava prefigurando prima con un tiro da fuori area fatto con rabbia, che ha sfiorato la traversa e poi con un azione personale con forza e grinta ha puntato il numero uno atalantino a sfornato un bel tiro deviato dal portiere. Ecco il Toro è tutto qui: solo Simeone. Il resto della squadra merita un 4 in pagella come il suo allenatore. Già perché non è possibile schierare un centrocampo così leggero con Ilic, da tre anni inguardabile, ha sbagliato tutto il possibile, e Aslani, l’ex Inter ha girato a vuoto, non ha combinato una verticalizzazione, non ha contrastato sulla mediana, insomma inservibile.

Ma rispetto ad Asllani perché non far giocare il giovane Ilkhan? Il turco aveva fatto bene contro il Modena e contro l’Inter era stato il meno peggio ma almeno è uno che gioca la palla di prima e che quando può verticalizza. Un centrocampo granata sovrastato dagli avversari con Biraghi sempre lasciato sul posto dagli scatti di Bellanova e Lazaro devastato da Zappacosta e da Sulemana.

Insomma i bergamaschi hanno fatto il bello e cattivo tempo come e quando hanno voluto, e dire che avevano assente pesanti da Scamacca a Deketelare.

Tre gol presi nel giro di pochi minuti con retroguardia granata in bambola e tifosi granata esterefatti! Dopo la vittoria sulla Roma il sottoscritto aveva  scritto su queste pagine che il Toro aveva meritato la vittoria per la compattezza di squadra, che si era difeso bene ma non aveva giocato nel vero senso della parola e il gol era arrivato da un contropiede del Cholito Simeone. Difatti la vittoria di Roma è stata un’estemporaneità che deve  essere presa per quello che è: una combinazione di fattori ma sicuramente non come quella di una squadra capace di giocare un buon calcio.

L’Atalanta ha scoperto la fragilità dei granata che già si erano visto in precampionato, in Coppa Italia e contro l’Inter. Ad oggi in campionato il Torino ha subito 8 gol e ne ha fatto soltanto uno. Media reti da retrocessione!

Il 3 a 0 alla fine è un buon risultato, scusate l’ironia, perché i nerazzurri di Bergamo nel secondo tempo hanno giochicchiato sfiorando il quarto gol più volte mentre a centrocampo e in difesa le voragini granata si sono aperte degne di un terremoto.

Questa è una squadra che oggi non ha carattere e ancora non si capisce quale sia il calcio che vuole giocare mister Baroni.  Una confusione totale vista in campo nel secondo tempo con il cambio di modulo che non ha portato a nulla.

Se poi anche capitan Zapata sbaglia un rigore tirandolo praticamente centrale allora la cosa si fa seria. Duvan è un campione ma è da un anno che non gioca e gli anni suonano a 34. Non può essere solo lui la possibile speranza perché diventa difficile anche prevedere un attacco a due punte con un centrocampo debole così.