Atalanta-Torino, perché sì e perché no: la Dea è stanca ma con voglia di rivalsa

Da quella sfida di inizio campionato a oggi ne è passata di acqua sotto i ponti. Toro e Atalanta stanno vivendo momenti differenti. Quella dell'andata rimane una delle partite migliori della gestione Vanoli, ma era anche stata la partita dell'inizio della contestazione nei confronti di Urbano Cairo, visto che la settimana di avvicinamento aveva anche portato alla cessione di Bellanova proprio alla Dea. Adesso le squadre si ritrovano dopo una settimana intensa per la squadra di Gasperini e positiva per i granata, reduci dalla vittoria bella e importante contro il Cagliari. Il Toro potrà vincere contro l'Atalanta? Ecco tre motivazioni per essere ottimisti in vista della sfida di Bergamo e altrettante per non esserlo. PERCHÉ SÌ - Nel 2025 in Serie A l'Atalanta non ha ancora vinto. Se è vero da un lato che ha affrontato sfide complicate contro Juventus e Napoli, è allo stesso tempo vero che in entrambe le occasioni poteva raccogliere di più ma così non è stato. Può essere frutto del caso o degli scontri complicati, ma i granata devono essere bravi a tenere alte le difficoltà atalantine nelle ultime uscite casalinghe per portare a casa qualcosa di importante. PERCHÉ SÌ - La Dea è una squadra che in difesa ha sempre concesso qualcosa e il Toro ha le armi per pungere, ma dovrà fare attenzione in difesa. Ecco, rispetto alla gara d'andata uno dei cambiamenti è proprio qui per i granata, che da quando hanno cambiato modulo hanno trovato una maggiore solidità difensiva. Se il Torino di Vanoli saprà sfruttare la propria capacità nel concedere poco alle avversarie, allora potrà anche provare a vincere una sfida che sembra proibitiva. PERCHÉ SÌ - Al Gewiss Stadium arriva un Torino riposato e reduce da una vittoria bella e convincente come quella contro il Cagliari. Il momento della Dea è altrettanto positivo e il pari di Barcellona darà sicuramente una notevole spinta emotiva alla squadra di Gasperini, che però potrebbe anche essere più stanca. Perso per infortunio Scalvini in difesa, i nerazzurri arrivano alla gara contro il Toro con tante partite giocate nell'ultimo periodo, tanti viaggi fatti e poco riposo. PERCHÉ NO - La fame della squadra di Gasperini è ormai famosa. L'Atalanta ha fatto di questo una delle sue forze e per questo è da temere. La Dea giocherà anche per vendicare la sconfitta dell'andata, arrivata dopo il rigore parato da Milinkovic-Savic. La voglia di rivalsa - che si unirà alla necessità di fare punti per conquistare il prima possibile un posto nella prossima Champions - saranno aspetti da tenere in grande considerazione. Il Toro deve fare attenzione alla mentalità della squadra di Gasperini. PERCHÉ NO - Se c'è un aspetto che il Torino ha patito (soprattutto dopo l'infortunio di Zapata) sono le squadre che pressano alto uomo su uomo. La Dea di Gasperini è la squadra che ha portato questo tipo di gioco a livelli altissimi e quindi i granata potrebbero andare in difficoltà. La squadra di Vanoli senza un riferimento con fisicità in avanti potrebbe faticare nel palleggio. PERCHÉ NO - Se da un lato il Toro arriva sicuramente più riposato a questa partita, dall'altro aspetto va anche detto che la Dea è più attrezzata come rosa per essere competitiva per tutta la stagione. Questo dà anche un notevole vantaggio a Gasperini durante le singole partite. A gara in corso, infatti, i nerazzurri possono cambiare le carte in tavola a seconda delle situazioni, mentre Vanoli in questo momento ha poche opzioni.