Le Voci

Bremer si racconta: “A Mazzarri e Sirigu devo tanto. Sogno il Mondiale in Qatar”

Andrea Calderoni

Tu hai dovuto attendere un po' prima di giocare con costanza. 

"Sì, Mazzarri mi diceva sempre di avere pazienza. Io volevo giocare, ma lui mi diceva di attendere. Aveva ragione lui perché ho seminato tanto e ora sto raccogliendo". 

Il momento è arrivato davvero. Nemmeno Casagrande e Junior avevano vestito la fascia di capitano. L'unico era stato Andrè Cruz. Tu li conosci tutti, vero?

"Sì, sì. Casagrande e Leo molto bene. Per me è un grande onore vestire la fascia. Il capitano è Belotti, ma è tanta roba mettere la fascia. Ogni tanto penso: il primo anno qui non giocavo mai, ora dopo quattro anni sono diventato il secondo o terzo capitano. Si tratta di un grandissimo onore". 

Hai trovato una famiglia qui al Torino. Sirigu aveva già detto dopo un anno che saresti diventato fortissimo. 

"Lui è stato bravissimo con me. Sempre dopo l'allenamento andavamo in palestra per allenarci. E mi tranquillizzava perché aveva visto che non mi ero montato la testa e mi allenavo tanto". 

Ti senti a livello dei più forti attaccanti europei?

"Sì, perché sono cresciuto mentalmente e tatticamente. Sono pronto ad affrontarli, sempre". 

Qual è il tuo sogno?

"Giocare con la Nazionale. Mi sto allenando bene. Sto facendo il massimo e vorrei il Mondiale in Qatar. Sto aspettando il mio momento e non voglio farmelo passare". 

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