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Cagliari-Torino 0-1, Nicola: “Il campionato non è finito qui”

Redazione Toro News

 BERGAMO, ITALY - FEBRUARY 06: Federico Bonazzoli of Torino FC celebrates with his teammates Simone Zaza (L) Daniele Baselli (R) and with his coach Davide Nicola at the end of the Serie A match between Atalanta BC and Torino FC at Gewiss Stadium on February 06, 2021 in Bergamo, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

"Poi Nicola continua parlando dei cambiamenti che ha portato al Torino: "A me il prima non interessa. Quando siamo arrivati abbiamo analizzato le caratteristiche della rosa, ma a me non interessa la gestione precedente. A me fa piacere che i ragazzi siano consapevoli che dobbiamo lottare per salvarci. Questo è di fondamentale importanza, perché senza questo non ci sono step di crescita. Nelle prime partite abbiamo sempre dovuto recuperare e adesso sono due partite che non subiamo gol. Io mi soffermo sugli step migliorativi, sapendo che ce ne sono ancora molti, ma sappiamo anche che tutto subito non può arrivare".

"Al tecnico granata poi viene chiesto dello spirito che sta vedendo nello spogliatoio e nella coesione della squadra: "L'ho detto all'inizio, si parte sempre dalla coesione del gruppo, dalla voglia di stare insieme e di avere relazioni positive. Su quello continuiamo a lavorare. Dovrebbe essere quasi scontato, perché non si ottiene nulla senza unione di intenti. I ragazzi stanno rispondendo bene. Io sono contento per loro e per i tifosi. I tifosi mancano a tutte le squadre e ce li immaginiamo vicini".

"A Nicola viene chiesto cosa serva per alzare la qualità del gruppo: "Sono assolutamente d'accordo. È quello su cui stiamo lavorando ogni giorno. L'aspetto mentale incide, oggi tutti avevano presente la posta in palio. Il campionato non è finito qui, noi dovremo fare altre partite con questa pressione e dobbiamo migliorare il gioco. Nei primi 25 minuti si vedeva che volevamo gestire il possesso e verticalizzare, ma non sempre siamo stati puliti. Poi abbiamo subito alcune situazioni pericolose e questo ci ha fatto perdere un po' di quella certezza che stavamo provando a mettere in campo. Nel secondo tempo ho visto dei miglioramenti, perché la squadra sapeva quando alzarsi e cercare il cambio gioco. L'identità è sia sia dal punto di vista caratteriale sia tecnico".

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