Urbano Cairo questa mattina ha parlato a margine dell'inaugurazione del Torino Club Parlamento grazie a un’iniziativa del senatore Filippo Melchiorre di Fratelli d'Italia: “È una giornata speciale - ha detto il patron granata -, sono presidente del Torino da 18 anni ed è davvero una bella soddisfazione assistere a questa inaugurazione”. Cairo ha poi aggiunto: “Una parte della tifoseria mi contesta, ma stare al passo oggi nel calcio non è semplice. Ho commissionato un sondaggio, il 75% della tifoseria è dalla mia parte, devo recuperare il restante 25 e penso proprio di riuscirci. Sono ambiziosissimo, almeno il 20% del mio tempo quotidiano lo dedico al Toro. Ma il calcio di oggi è finito nella morsa di diritti televisivi, fatturati e procuratori. Trent’anni fa vincevano lo scudetto anche Verona e Sampdoria, ma oggi c’è un’altra realtà. Io fatturo 100 milioni col Torino e devo vedermela con squadre da 400-500 che ne perdono 100. L’Inter ha appena chiuso con un rosso di 85 milioni e quasi si rallegra perché negli anni scorsi erano molti di più”.

Le voci
Cairo: “Il 75% dei tifosi è dalla mia parte. Buongiorno? Rifiutati 25 milioni”
Cairo: "Buongiorno mi ha chiamato e mi ha espresso la volontà di restare con noi"
—Il presidente del Toro ha poi parlato della trattativa con l'Atalanta che ha visto coinvolto Alessandro Buongiorno: "Non era mia intenzione venderlo, ma l’Atalanta verso la fine del mercato me l’ha richiesto. Ho chiamato il suo procuratore, che mi ha sempre rimproverato di non voler cedere i calciatori, e gli ho raccontato dell'offerta. Il giocatore mi ha chiamato e in brevissimo tempo mi ha espresso la volontà di restare con noi. Così ho rifiutato i 25 milioni. A Buongiorno ho detto: sono felicissimo che tu rimanga, faremo un grande campionato". Cairo ha infine parlato dei rapporti con Claudio Lotito: “Non è vero che non sono buoni, talvolta ho con Claudio visioni diverse, ma sono cose normali. E poi da lui comprai il primo mio giocatore, Muzzi".
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