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TURIN, ITALY - AUGUST 1: Urbano Cairo, President of Torino FC, seen during the Torino FC Press Conference on August 1, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Stefano Guidi - Torino FC/Torino FC 1906 via Getty Images)
Durante la conferenza di presentazione di Gianluca Petrachi nel ruolo di direttore tecnico, il patron granata Urbano Cairo ha rilasciato le proprie dichiarazioni.
"Prima di partire con la presentazione ci tengo a dire due parole su Davide Vagnati. Abbiamo avuto un buonissimo rapporto per quasi sei anni, all'inizio il percorso è stato accidentato, è arrivato con il Covid in un momento molto difficile. Poi abbiamo iniziato un percorso positivo con Ivan Juric, campionati di buon livello sfiorando la Conference League nell'ultimo anno. Il periodo è stato lungo e importante, ho deciso di fare questo cambiamento e ci tengo a ringraziare Vagnati. Non ha mai risparmiato determinazione, lavoro e viaggi. Sono molto dispiaciuto, gli faccio un grande in bocca al lupo. Con Petrachi ci conosciamo da tanti anni, è arrivato a dicembre 2009 quando purtroppo eravamo in Serie B. Abbiamo fatto mercato velocemente e in modo creativo, ha portato un giocatore come D'Ambrosio che ci ha dato un bel contributo. Poi tante altre operazioni, anche giovani. Ha dato energia e vitalità a quel campionato che era un po' particolare. Ingaggiammo Ventura nel 2011 e facemmo un buonissimo campionato, arrivando primi con il Pescara. Da lì abbiamo fatto un buon campionato in A e poi siamo arrivati settimi e siamo andati in Europa League. Quando Ventura è andato in nazionale abbiamo preso Mihajlovic e fatto un buon campionato, mi spiacque poi esonerarlo e presi Mazzarri e facemmo buone cose e tornammo in Europa League. Ci siamo lasciati con Gianluca e per un periodo anche lungo non ci parlammo, i nostri rapporti non c'erano. Grazie a un comune amico che ci teneva, ci siamo visti a cena a Milano"
Il numero uno granata ha spiegato le motivazioni che l'hanno spinto a prendere questa decisione:“Abbiamo fatto un percorso con Vagnati piuttosto lungo, ho ritenuto opportuno il cambiamento. Alla base c’è un buon rapporto personale con Davide ma ho fatto questa scelta. In venti anni di presidenza, quindici li ho fatti con Gianluca e Davide. Ho scelto così”. Ha tenuto a precisare che si trattava di una scelta personale: “Una cosa mia personale, non mi metto qui a spiegare. La decisione è presa, pensiamo al futuro”.
Sulle aspettative il presidente si è espresso così: “Mi aspetto una continua ricerca di giocatori con alto potenziale, possibilmente giovani. È molto importante cercare giovani da formare che abbiano potenziale, serve l’occhio per identificarli anche quando sono molto giovani. Mi aspetto che abbia rapporto di simbiosi e di grande collaborazione e sintonia con Baroni. E che trasmetta alla squadra la carica e la voglia che ha per questo ritorno, dobbiamo fare cose positive e importante”.
Per quanto riguarda l'organigramma societario: “Penso costantemente alle cose migliorabili, quando uno ha un’attività calcistica o imprenditoriale ovviamente quando le cose non vanno come sperato si pensa a che cosa si può migliorare e si cerca di metterlo in pratica. È anche importante nella vita valutare le cose buone fatte, pensare anche a quanto di positivo fatto. Qualcosa è mancato, non abbiamo raggiunto l’Europa, ma abbiamo comunque fatto campionati di buon livello e nel 2023/2024 abbiamo mancato la Conference davvero per un soffio. Abbiamo reso il Filadelfia un luogo molto accogliente per i giocatori, che possono passare una giornata intera dalla colazione in avanti. Così come abbiamo costruito il Robaldo e a breve sarà pronto, è già utilizzato e utilizzabile. Il settore giovanile ha vinto campionato Under 17 e Under 18 con giovani di grande qualità e prospettiva, tanti giovani hanno esordito in Serie A e stiamo mantenendo la categoria da 14 anni di fila e in Serie A succede solo a dieci squadre. Poi non è l’obiettivo, ma alcune cose vanno considerate in modo positivo. Dobbiamo pensare a migliorare, ma valutare positivamente quello che abbiamo fatto. Organigramma? Faremo tutto quello positivo che serve. E abbiamo già fatto, Innocenti ha portato buonissimi risultati, Bernardelli ha fatto un ottimo risultato. Lo scouting è molto ricco e Petrachi li userà al meglio. Se abbiamo aree da potenziare, per me non sarà un problema farlo. In una società con costi importanti, non sono dieci persone in più a rappresentare un problema: l’importante è trovare quelle giuste”.
Confermata la permanenza di Ludergnani come responsabile del settore giovanile: "Ludergnani è bravissimo, ha fatto un lavoro su tutte le età inferiori che è straordinario. La Primavera è partita male, ci lavoreremo e la rafforzeremo. Ma il lavoro di Ludergnani e dei suoi collaboratori è straordinario. Basta vedere quanti giocatori ha lanciato. Da Gineitis a Njie, poi Cacciamani (talmente forte che fargli fare un altro anno in Primavera sarebbe stato sprecato)… Cacciamani mandato in prestito oggi penalizza la Primavera, ma domani rafforza la prima squadra. E poi Perciun che manderemo a giocare, Gabellini, Dellavalle, Silva, Mullen, N’Guessan, Luongo, Cereser, Siviero, Santer e alcuni che stanno crescendo e ci daranno soddisfazioni. Ludergnani è bravissimo. Molte volte mandiamo giocatori in prima squadra, anche sette o otto ad allenamento. Ieri abbiamo parlato insieme a Petrachi e Ludergnani, che è il top”.
Infine Cairo è tornato a parlare del mercato estivo: “La campagna acquisti al momento non ha ancora dato i frutti sperati. Questo non vuol dire che i giocatori presi non possano dare buoni risultati. Mi aspetto di più perché ho speso cifre non piccole, ma non vuol dire che i giocatori non abbiano potenziale: potrebbero darci buoni risultati”.
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