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Festival dello Sport, Cairo: “L’obiettivo è migliorare il 7° posto di un anno fa”. E su Verdi…

Le parole / Il patron granata interviene da Trento, nella giornata del Festival dello Sport dedicata al Grande Torino e alla sua memoria: "Il ricordo è indelebile"

Nicolò Muggianu

MILAN, ITALY - DECEMBER 12:  Urbano Cairo attends the Gazzetta Sports Awards on December 12, 2017 in Milan, Italy.  (Photo by Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
MILAN, ITALY - DECEMBER 12:  Urbano Cairo attends the Gazzetta Sports Awards on December 12, 2017 in Milan, Italy.  (Photo by Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Pomeriggio dedicato al Grande Torino al Festival dello Sport di Trento. Intorno alle ore 15 all'interno del Teatro Sociale di Trento, è intervenuto Urbano Cairo: ospite speciale dell'evento organizzato da La Gazzetta dello Sport. Il presidente del Torino, introdotto e intervistato da Massimo Gramellini, ha parlato del Grande Torino e non solo: "Ricordo la morte di Meroni, mi svegliò mia mamma in piena notte per dirmelo. Mia madre fu la persona che mi dette la spinta decisiva per prendere il Toro. Io ero molto voglioso, ma tutto era nato in maniera improvvisa e io non avevo alcuna esperienza nel mondo del calcio. Incontrati Chiamparino, a Ferragosto chiamai De Biasi e a inizio settembre ero presidente del Toro".

Sul Grande Torino: "Questa storia è sempre specialmente viva, il fatto che questi straordinari ragazzi se ne siano andati così all'improvviso ha lasciato un segno in tutto lo sport italiano. Se sento il peso della memoria? Paragonarsi al Grande Torino è una cosa impossibile e inarrivabile. Ma al cimitero monumentale lo scorso anno, guardando le lapidi e gli almanacchi e avendo visto che la società non cambiava quasi mai lo zoccolo duro, in quest'occasione mi dissi che anche io dovevo fare la stessa cosa: tenere assolutamente tutti. E così ho fatto, adesso spero che riusciremo a fare un campionato di livello e ottenere dei risultati".

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