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Gineitis, un errore non preclude la crescita: ha la stima di Juric e compagni

Federico De Milano
Federico De Milano Caporedattore 
L'evidente errore del giovane lituano nella partita contro il Monza è pesato ma non ha perso la fiducia di Juric, dei compagni e dei tifosi

Il pareggio di Monza sta molto stretto al Torino che avrebbe certamente meritato di uscire dall'U-Power Stadium con due punti in più. Tra errori sottoporta, gol regolari non convalidati e rigori a favore non assegnati, pesa anche l'errore di Gvidas Gineitis in occasione del pareggio biancorosso. Il giovane centrocampista classe 2004 si è accorto dell'errore e ha capito lo sbaglio, per tale ragione è uscito dal campo al 90' in lacrime. Non va però preso di mira e lasciato crescere perché inciampi del genere fanno parte del percorso di crescita di un giovane che sta facendo esperienza.

Gineitis non ha perso la fiducia dei compagni e Juric lo difende: "Bisogna abbracciarlo"

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Un errore nella crescita di un giovane è una cosa normale e lo sanno bene anche gli altri giocatori del Toro. Al termine del match, infatti, molti compagni di squadra sono andati a rincuorare Gineitis consci del fatto che quel controllo sbagliato ha sì influito sul risultato, ma non è stata l'unica causa che ha portato al risultato finale di 1-1. Anche la maggior parte dei tifosi ha perdonato il lituano classe 2004 che rappresenta uno dei migliori giovani in rampa di lancio tra i tesserati granata e va fatto di tutto per aiutarlo ad esprimersi nelle migliori condizioni. Lo sa bene anche Juric che nel postpartita lo ha difeso: "Bisogna abbracciarlo e dargli coraggio. Gli errori si fanno ma è un ragazzo splendido, siamo orgogliosi".

Il minutaggio cresce, Gineitis sta entrando sempre di più nelle rotazioni del Toro

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Al di là di questo passo falso che presto verrà dimenticato, il Toro si trova in casa un ottimo prospetto. Gineitis è un centrocampista giovane ma che può vantare ottima tecnica e doti atletiche. La peculiarità di essere una mezzala mancina lo rende ancora più prezioso perché è merce rara ad alti livelli. Basti pensare ad Ilic e quanto è stato richiesto dallo stesso Juric che volevo un giocatore con le sue caratteristiche e di piede mancino da affiancare a Ricci in mediana. Il minutaggio del numero 66 con il Torino è in crescita e si sta imponendo sempre di più all'in terno della rosa guadagnandosi la stima e la fiducia di compagni di squadra e tifosi. Nelle ultime cinque partite è infatti rimasto in panchina solamente contro il Sassuolo e sta approfittando anche dell'arretramento di Tameze in difesa. Anche con la Nazionale lituana sta diventando un punto di riferimento nonostante i soli 19 anni e ciò può essere determinante nella sua crescita.