PROFILO - Andreini è un ex calciatore: nella sua carriera ha giocato in alcune tra le più importanti squadre emiliane, come Sassuolo e Carpi. Però non è mai riuscito ad arrivare fino in Serie A, fermandosi alla cadetteria dove ha raccolto solo sei presenze. Dopo 18 anni da calciatore, ha deciso di smettere nel 2010, chiudendo la sua carriera nel Carpi, per poi dedicarsi al ruolo dirigenziale. Fino al 2015 ha fatto il dirigente, appunto, al Varese e anche all'Alessandria, prima di arrivare alla Spal, società in cui ha trovato la maggior continuità e soprattutto ha conosciuto Davide Vagnati. Alla Spal ha sostituito lo storico team manager Barigozzi, seguendo in prima persona l'ascesa del club estense.
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L'UOMO - "Avendo fatto il calciatore per 18 anni, conosco bene la gestione di un gruppo e le dinamiche interne dello spogliatoio. Non lavoro mai da solo, ma sempre in collaborazione con gli altri dirigenti". Furono queste - in parte - le parole con cui si presentò Andreini dopo il suo approdo nella squadra ferrarese. Si tratta quindi di un profilo professionale che fa della sua esperienza il suo punto di forza, che ha ben chiaro quale sia il suo ruolo in una squadra. Non è affatto un caso dunque la stima di Vagnati nei suoi confroni: vedremo se questa si trasformerà davvero in un passaggio concreto al Torino.
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