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- Redazione TORO NEWS
Il Torino ha coronato il suo debutto stagionale in Coppa Italia con un successo sul Modena. Una partita che, oltre al passaggio del turno, ha consegnato una nota significativa: il ritorno in campo di Emirhan Ilkhan.
Il centrocampista turco è subentrato a inizio ripresa e ha offerto una prova che va ben oltre il semplice riassaggio del campo dopo mesi di inattività. Le ultime stagioni lo avevano visto lontano da Torino, prima alla Sampdoria e poi al Basaksehir, ma il suo percorso era stato bruscamente interrotto da un grave infortunio al crociato. Tornare e imporsi subito non era affatto scontato. Eppure contro il Modena Ilkhan ha mostrato qualità chiare: buon palleggio, visione di gioco e soprattutto precisione nel breve. Non ha forzato la giocata, ma ha dato ordine, diventando un punto di riferimento nella costruzione. In una squadra che in mezzo al campo spesso fatica a coniugare quantità e qualità, la sua prestazione assume un peso specifico superiore al semplice dato tecnico. Un dettaglio però va sottolineato: già nei pochissimi minuti giocati dieci giorni fa contro il Valencia in amichevole, Ilkhan aveva mandato segnali incoraggianti.
Ilkhan ha ricordato di possedere quelle caratteristiche che oggi mancano al Torino: la capacità di ricevere palla tra le linee, di verticalizzare con tempi giusti e di rendere più fluida la manovra. Non parliamo di una rivoluzione, ma di un segnale. Perché se un ragazzo del 2004, fermo da un infortunio così grave, riesce a rientrare con questa lucidità, il messaggio che manda è chiaro: ha voglia di prendersi uno spazio. Nessun proclamo: il percorso è ancora lungo e serviranno conferme ben più probanti. Ma il primo passo, fatto al rientro dopo tanto tempo, ha inevitabilmente messo una pulce nell’orecchio a chi lo osservava. Forse, in casa, il Torino ha già un’arma che non andrebbe trascurata.
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