Il 12 dicembre si ricorda il nome di Július Schubert, uno dei volti più silenziosi del Grande Torino. Calciatore dalla biografia complessa - origini tedesche, nascita ungherese, cittadinanza sportiva cecoslovacca - Schubert attraversò l’Europa del dopoguerra prima di approdare, a inizio 1949, dal Bratislava alla corte di Ferruccio Novo. Riserva di Valentino Mazzola, trovò poco spazio in granata: 5 presenze e un gol decisivo contro la Pro Patria nel campionato 1948-49. Fu in campo anche nell’ultima partita ufficiale del Torino, lo 0-0 di San Siro, sostituendo un affaticato Mazzola in vista dell’amichevole di Lisbona. Schubert morì nella Tragedia di Superga il 4 maggio 1949. La sua vicenda si distingue per un dettaglio doloroso: ai funerali di Torino non presenziò alcun parente o amico, per motivi mai chiariti. La città lo accolse comunque nella sua memoria collettiva: oggi riposa al Cimitero Monumentale di Torino, accanto a cinque compagni di squadra.
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