Due slot bruciati con due cambi nel finale: niente Lazaro e Okereke
—Si può invece discutere sulla gestione delle altre tre sostituzioni della ripresa. Ne ha effettuate due in due minuti tra il 39’ e il 41’: fuori Zapata e dentro Pellegri, fuori Linetty e dentro Sazonov. Quest’ultima mossa è stata una diretta risposta all’ingresso nella Viola di Nzola per Bonaventura nell’assalto finale con l’uomo in più. Però, facendo due sostituzioni in due minuti Juric si è precluso l’opportunità di sfruttare tutti e cinque i cambi, il che di per sé non è un peccato, come tante volte detto su queste colonne (c’è l’opportunità di fare cinque cambi, non l’obbligo), però ieri con l’uomo in meno per tutto il secondo tempo si sono spese molte energie e una sostituzione in più poteva anche tornare utile (pensiamo a Lazaro sulla sinistra per Rodriguez o a Okereke sotto punta). Nemmeno le sostituzioni di Italiano hanno spostato gli equilibri: a inizio ripresa fuori Arthur e un impalpabile Beltran, dentro Lopez e Barak. Poi, ha puntato su Mandragora, Ikonè e Nzola. Anche in questo frangente un appunto. Con la superiorità numerica in essere da inizio ripresa uno come Nzola al fianco di Belotti era lecito attenderselo un attimo prima.
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