Siamo nell’antivigilia del match di sabato sera tra Torino e Empoli. Un match che i granata non possono sbagliare se vogliono continuare a restare aggrappati all’ambizioso treno che porta in Europa. Torino-Empoli sarà inevitabilmente anche uno scontro quasi inedito fra due tecnici che possiedono idee e visioni di calcio opposte. L’unica cosa che lega sia il tecnico croato che quello toscano, è un passato sulla panchina del Genoa.

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Juric contro Andreazzoli, atto III: due filosofie agli antipodi
Juric-Andreazzoli, filosofie a confronto
—Juric e Anderazzoli sono due allenatori agli antipodi sia tatticamente che sotto il profilo emozionale. Uno che da sempre ha sposato la difesa a tre, l’altro che, nel corso della sua lunga carriera iniziata in provincia, ha sempre avuto una certa predisposizione per la difesa a quattro (secondo dati Transfermarkt, ai tempi della Massese usava il 4-4-2). Uno vulcanico e istintivo, l’altro che si è sempre distinto per la sua calma e pacatezza. Tutte le squadre di Juric sono caratterizzate da un calcio aggressivo, fatto di uno contro uno e di una ricerca costante alla verticalità e dell’ampiezza. Andreazzoli invece, col suo calcio ragionato e ricco di fraseggi, solca le orme dei suoi predecessori empolesi Sarri e Giampaolo.
Juric-Andreazzoli, i precedenti
—Prima del primo confronto fra i due tecnici, Aurelio Andreazzoli aveva vinto entrambi i match contro il Torino. Da quando è arrivato Juric però la musica è cambiata e l’ago si è sbilanciato a favore dei granata. Sono solo 2 i precedenti: il 2 dicembre 2021, giorno in cui Juric e Andreazzoli si affrontarono per la prima volta, un pareggio divise la posta in palio, per Torino segnarono Pobega e Pjaca mentre l’Empoli riuscì a strappare il pareggio con Romagnoli e La Mantia. Il Torino di Juric, ovviamente, col 3-4-2-1, l’Empoli di Andreazzoli col caratteristico 4-3-1-2 a rombo. Nel match di ritorno del 1 maggio 2022 invece, in casa degli empolesi, i granata diedero vita ad una rimonta clamorosa recuperando lo svantaggio con una tripletta di Belotti nell’ultimo quarto d’ora. Il confronto fra i due allenatori è dunque fermo a questi soli due incontri che sorridono al tecnico croato.
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