LE VOCI

Juric pre Torino-Salernitana: “Mercato giusto, il presidente era stato chiaro”

C’è un mini-ciclo di partite contro squadre indietro in classifica. Quali sono le sue aspettative?

Penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che si trovano difficoltà in ogni partita. A Genova ero strafelice col pareggio, con l’Udinese anche perché poi hanno vinto 3-0 col Bologna. E’ un campionato in cui vedo valori molto vicini. Chiaro che contro le prime quattro diventa ancora più difficile, ma non vedo partite facili. Anche il Cagliari ha dimostrato che è sempre una squadra dura: abbiamo dominato e alla fine poteva succedere di tutto. La mia squadra può competere in ogni partita ma non c’è una partita in cui mi sento sicuro di poter vincere facile”.

La soluzione con tre attaccanti, Vlasic, Sanabria e Zapata, ha funzionato a Cagliari. La riproporrà?

"A Cagliari penso che sia andata molto bene, possiamo varare anche in base all’avversario. Contro le difese a quattro mi sembrava andassimo bene con due attaccanti, mentre contro le retroguardie a tre ci serviva qualcosa di diverso. Stiamo lavorando su cose sempre nuove anche in allenamento”.

L'arrivo di Lovato significa che non c'è più l'intenzione di utilizzare Tameze come braccetto?

"Dipende da come sta Djidji, per me è quella la sua posizione. Diciamo che Tame ha fatto un lavoro di adattamento anche a livello mentale. La sua posizione è quella del centrocampista; ha iniziato a fare il difensore in una situazione di emergenza e poi la situazione si è stabilizzata in quel senso. Lo conosco e sono sicuro che è uno che dà tutto per la squadra. Però a me piace un braccetto che sappia coprire la zona ma anche proporsi in avanti. Djidji va bene, Lovato anche".

19.14 - Termina qui la conferenza stampa.

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