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Juric sbatte su Sousa: l’approccio negativo può essere preoccupante

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Il confronto tra i due allenatori dopo la sfida finita 1 a 1 allo stadio "Olimpico-Grande Torino"
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Un Torino a due volti non è andato oltre l'1 a 1 contro la Salernitana. "Oggi li abbiamo massacrati" è forse una dichiarazione un po' eccessiva da parte di Ivan Juric al termine della gara. Il Torino ha sicuramente costruito abbastanza nel secondo tempo, ma nel primo non è stato un bel vedere. Il gol della Salernitana è nato da un errore da parte della squadra piemontese, e la prima frazione è stata complessivamente deficitaria a causa di un approccio di gioco rivedibile sul piano del furore agonistico e dell'applicazione. Dal canto suo la Salernitana di Paulo Sousa ha preparato bene la gara e ha aggredito alto il Torino, mettendolo in difficoltà; poi, però, come sottolineato dal tecnico ex Fiorentina, ha abbassato il proprio baricentro e ha favorito una riscossa granata. "Abbiamo lasciato sempre tempo e spazio all'avversario, dandogli la possibilità di muovere il pallone e trovare l'uomo libero. Nell'uno contro uno loro sono bravissimi e siamo andati in difficoltà" ha lucidamente analizzato Sousa (LEGGI QUI). In effetti, tutto questo si è concretizzato in una maggiore mole di gioco del Torino, che ha trovato il pareggio e ha costruito sia prima che dopo i presupposti per altri gol. La Salernitana, pur abbassandosi, ha difeso il proprio fortino e contro squadre chiuse, ormai si è capito, il Torino fatica a concretizzare la mole di gioco. Un dato conforta la Salernitana nella difesa dei vantaggi: i campani sono rimasti imbattuti nelle ultime undici gare in cui hanno terminato in vantaggio il primo tempo.

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Le scelte del Torino: sorpresa per Gravillon in panchina

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In questo contesto vanno analizzate le scelte di Juric. Le mosse Djidji e Ilic in luogo di Gravillon e Gineitis stanno a significare che per il tecnico questo non è ancora tempo di esperimenti, ma il momento di schierare comunque la formazione migliore possibile, a prescindere dalle situazioni contrattuali dei vari giocatori. Più che comprensibile schierare dall'inizio sulla trequarti Miranchuk (insostituibile per Juric se sta bene) e Radonjic (il granata più in forma di questo inizio primavera) con Vlasic in panchina insieme a Karamoh. Ci si poteva attendere un ingresso un po' più anticipato di quest'ultimo, anche se era difficile togliere un Radonjic particolarmente pimpante.

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Le sostituzioni di Juric: Lazaro e Karamoh potevano entrare prima

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Per quanto riguarda i cambi, concentrare tre sostituzioni a sette minuti dalla fine con il pareggio agguantato 25 minuti prima non ha convinto appieno. Qualche carta in più si poteva rimescolare prima quanto meno per sfruttare l'inerzia del momento e le energie fresche. Vlasic al posto dell'acciaccato Ricci, Seck per Miranchuk e Karamoh per Radonjic sono stati tre cambi trasportati un po' troppo in là nell'arco della partita e almeno un paio si potevano anticipare. Karamoh si poteva inserire un po' prima per Miranchuk e lo stesso Vlasic per Ilic, ancor più che per Ricci. Tra l'altro sul croato ex West Ham Juric ha detto che lo vede come una soluzione in mediana e lo sta dimostrando con le scelte delle ultime due uscite ufficiali. In questo quadro corretto mettere Lazaro a gara in corso perchè sta recuperando la miglior condizione; se non avesse accusato un problema Singo, probabilmente sarebbe entrato sulla sinistra per Vojvoda ma la sostituzione è risultata obbligata.

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