Appena due reti nelle ultime sette giornate: il Toro crea poco e non segna
Due gol segnati nelle ultime sette partite giocate. Quasi una sensazione di dejà vù, perché anche un anno fa il Torino faceva enorme fatica a segnare. E pensare che a inizio stagione i gol arrivavano a grappoli. Poi lo stop di Zapata ha tolto entusiasmo nella creazione di gioco e un'alternativa sicura in avanti. Il succo? Il Toro in avanti è meno pericoloso rispetto all'avvio di stagione e non segna più. I gol sono arrivati solamente contro il Monza e il Como, due squadre che difensivamente parlando ultimamente hanno concesso un po'. Basta pensare che il capocannoniere dei granata in questo momento è Che Adams che non segna da settembre. Insomma non è sbagliato dire che l'attacco è in crisi.
L'attacco non segna: il Toro ha un chiaro problema offensivo
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Lo spettro delle difficoltà della passata stagione è incombente dal punto di vista realizzativo, nonostante premesse e un'idea di gioco differente. Se all'inizio del campionato il focus e la principale preoccupazione era sulla difesa, ora è chiaramente su un attacco che non crea e di conseguenza non segna. Adams e Sanabria non sono quasi mai innescati, ma allo stesso tempo i due non si trovano. Sembrano lontani i tempi delle combinazioni tra Zapata e i compagni di reparto. D'altronde a sottolinearlo è stato proprio Vanoli dopo la gara contro il Genoa: "Adams e Sanabria devono trovare l'alchimia, si devono trovare meglio". E pensare, però, che ormai da due mesi fanno coppia fissa in avanti e quindi dei miglioramenti è lecito aspettarseli da un tandem sul quale Vanoli lavora e insiste. Fa specie però pensare quanto in fretta in estate sia stata trovata l'intesa tra Zapata e i compagni di reparto, mentre ora in avanti il tandem non riesca a trovarsi al meglio. Sicuramente da un lato c'è la capacità degli avversari di leggere le situazioni e di anticipare eventuali scambi tra le due punte.