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Lazio-Torino 1-3, l’analisi dei gol: Edera, che personalità. Ma quell’errore di Belotti…

Il gol di Berenguer è un saggio di velocità e scaltrezza, quello di Rincon pura potenza fisica

Lorenzo Bonansea

Il gol del raddoppio di Rincon nasce dallo stesso centrocampista venezuelano, che recupera palla in mediana e dà il la all'azione personale
 Berenguer salta Parolo e vede il corridoio per crossare, ma il suo passaggio viene respinto da Bastos. Sul tap-in però ci arriva prima lo spagnolo

Il Torino ritrova la vittoria, e lo fa nel miglior modo possibile: frantumando un tabù lungo 23 anni, e soprattutto battendo una delle sorprese del campionato, la Lazio, nella propria casa. Una vittoria figlia dell'intraprendenza granata, e anche di alcune scelte vincenti da parte di Mihajlovic: su tutte, quella di inserire Berenguer spedendo Ljajic in tribuna (leggi qui), e naturalmente anche lo spostamento di Rincon mezz'ala destra. Ma vediamo, nel dettaglio, come sono nati i gol della sfida dell'Olimpico.

Il vantaggio granata arriva al 9' della ripresa, ed è tutto di Alejandro Berenguer. Lo spagnolo s'invola sulla sinistra, inseguito a fatica da Parolo e Bastos. Arrivato in area, l'esterno ex Osasuna rientra sul destro, e con un gran movimento elude la marcatura di Parolo, trovando però le respinta di Bastos, che nel frattempo aveva raddoppiato. Sul rimpallo, però, Berenguer è ancora una volta il più veloce, e senza pensarci due volte scarica un diagonale preciso sul palo opposto su cui Strakosha non può arrivare. Due gli elementi degni di nota, oltre alla bella conclusione: prima di tutto, la grande sgroppata sulla fascia che ha scombussolato l'assetto laziale, e in seconda battuta il movimento a rientrare che beffa Parolo e che libera lo spazio al passaggio poi rimpallato da Bastos. Berenguer bravo e fortunato.

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