Le tre sentenze di Milan-Torino 2-2: la mano di Vanoli si vede, Zapata trascinatore

Il Torino di Vanoli inizia il proprio percorso in campionato con un pareggio che porta con sé molto rammarico. I granata a San Siro contro il Milan si sono imposti dal primo minuto, dimostrando grinta e forza di volontà. Sopra di due misure grazie all'autogol di Thiaw e all'incornata di Zapata, il gruppo di Vanoli ha mantenuto meritatamente il vantaggio fino all'89' minuto. Dopo le ultime sostituzioni i granata hanno perso lucidità, facendosi rimontare all'ultimo dai rossoneri con le reti targate Morata e Okafor, chiudendo così il match con il risultato di 2-2. Analizziamo ora le tre principali osservazioni che il match di sabato ha portato alla luce. Dall'arrivo di Vanoli è passato ancora troppo poco tempo e dover abbandonare le idee trasmesse dal triennio Juric sarà sicuramente un processo complicato e lungo. Eppure nonostante sia molto presto, contro il Milan è già stato possibile intravedere la mano di Paolo Vanoli. Se Juric ci aveva abituati a situazioni di gioco standard, basate sulla reazione e su situazioni predefinite, ora con Vanoli le carte in tavola sono cambiate. Il primo cambiamento che dopo il match contro i rossoneri salta all'occhio riguarda la costruzione delle azioni offensive. Con Juric la maggior parte delle occasioni nascevano dai lanci lunghi di Milinkovic-Savic verso l'attacco o dalle galoppate palla al piede degli esterni sulle fasce. Vanoli, invece, predilige il controllo del gioco, cercando la costruzione diretta dell’azione e cercando i movimenti dei giocatori offensivi sia verso gli esterni e anche verso il centro. Il nuovo capitano del Torino ha parlato da subito con i fatti, dimostrandosi un vero trascinatore. Due gol nelle prime due partite ufficiali e tanta grinta. Il colombiano inizia la nuova stagione nel migliore dei modi, continuando ad essere un punto di riferimento per la squadra. Quando ha la palla tra i piedi è inarrestabile e se si presenta un'occasione sotto porta difficilmente la sciupa. Anche contro il Milan ha offerto una prestazione di sostanza, segnando un grande gol al 68' e dimostrando una grandissima visione di gioco ed un ottimo senso della posizione. Durante il triennio Juric la difesa granata ha sempre lavorato in maniera eccellente, funzionando alla grande. Anche contro il Milan la retroguardia ha sempre arginato le avanzate avversarie, mostrando decisione e sicurezza. In particolare risalta la prestazione di Saul Coco, al suo esordio in Serie A. Il giocatore è stato uno dei migliori in campo, garantendo grande sicurezza al reparto. La chiusura in scivolata su Morata a pochi metri dalla porta, nonostante si sia rivelata molto rischiosa, è da manuale. L'azione viene prima giudicata erroneamente irregolare da Doveri e quindi da rigore, ma dopo un'attenta revisione al Var non può che essere che essere revocato. Nei minuti finali sono venute a galla le reali difficoltà che ad oggi questo Torino presenta. La mancanza di valide alternative, soprattutto in difesa, è costata la vittoria ai granata. Gli ingressi dei subentrati non hanno convinto, in particolare quello di Sazonov. La differenza sostanziale tra Torino e Milan si è vista nei cambi, ad oggi le alternative a disposizione non sono sufficienti, in particolare nel reparto difensivo.