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Juric pre Lecce-Torino: “Io in discussione? La vivo meglio che in passato”

La differenza rispetto agli altri due anni è che, se prima creavate occasioni e faticavate a concretizzarle, quest'anno faticate proprio a creare le chances da gol...

"Sì, è così. La ragione principale sono state le mie scelte sbagliate, sia tatticamente sia a livello di uomini. Contro l'Inter però ho visto dei miglioramenti, ho avuto la percezione che fossimo più pericolosi. Nelle partite precedenti, è vero, c'è stato un passo indietro da questo punto di vista. Nella mia testa a inizio stagione lo step che mancava e che avremmo dovuto fare era quello di concretizzare le occasioni. Invece, siamo tornati indietro".

Si sente la mancanza di Miranchuk?

“Quello che abbiamo visto in questi due anni e passa è un bel gioco, piacevole da vedere, ma bisogna avere interpreti giusti e in forma. Evidentemente quest’anno non abbiamo gli interpreti giusti. Allora bisogna creare situazioni diverse e cercare la via del gol in situazioni diverse. Ci manca la qualità di un Miranchuk che faccia finta di tirare e invece la imbuca per Sanabria. Allora cercheremo altri modi per segnare”.

Cosa pensa della situazione di Ilic?

“Certi ragazzi giovani hanno momenti così, ci sono fasi in cui non riescono a esprimersi. Per me il processo da fare è prendere coscienza di quello che si è, lavorare poi sia su pregi ma soprattutto sui difetti. Abbiamo esempi di ragazzi che hanno saputo farlo, come Buongiorno, Ricci e Schuurs. Schuurs, contro l’Inter, fino all’infortunio stava facendo una partita pazzesca, è migliorato tantissimo nei contrasti. Era consapevole dei suoi difetti e li ha eliminati quasi del tutto. Ci sono invece certi giocatori che vogliono giocare solo sui loro pregi senza pensare ai difetti, e allora si rimane quello che si è. Quello che bisogna fare invece è lavorare sui difetti, come ha fatto Schuurs, la mia vita mi ha insegnato questo. Chi prende coscienza dei suoi difetti ha una grande carriera e trova le gratificazioni, gli altri rimangono dove sono”.

Tra le scelte sbagliate inserisce anche quella del portiere?

“Ha avuto periodi molto positivi e periodi negativi. Quando scegli un portiere giovane che non ha mai giocato può succedere. Certe situazioni sono dure. Ma di Vanja io penso che alla fine ce la farà. Perché vedo applicazione, volontà mentale, voglia di allenarsi, di affrontare le cose negative. Sono convinto che con i portieri ci vuole tempo e pazienza. Ma penso che lui ce la farà a diventare forte”.

Termina qui la conferenza stampa.

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