LE VOCI

Juric pre Lecce-Torino: “Io accontentato? Parola che non mi piace”

Gianluca Sartori

Cairo ha detto: ho la stessa ambizione di Juric. Come si può trovare una sintesi tra le vostre due visioni? “Non lo so. Non so cosa dire”.

Il presidente ha detto che lui lo ha accontentato su tutto. E’ d’accordo? “Non mi piace la parola accontentato. Io voglio condividere un progetto e pensare che siamo d’accordo su un percorso per fare crescere la società. Sullo staff penso che noi siamo molto aziendalisti. Anche oltre quello che dovremmo essere in certe situazioni. Ci piace condividere le cose e far crescere la società a livello di risultati e a livello economico. La parola accontentare mi sembra che abbia un significato del tipo che io chiedo pazzie e poi vengo soddisfatto. Io ragiono diversamente”.

Lei in generale è contento dei rapporti con la società? “Si può fare molto meglio in certe situazioni. Ora penso a fare 13 partite fatte al massimo, voglio vedere i ragazzi crescere ulteriormente. Poi si vede. Per il resto è un rapporto normale, professionale”.

Da qui in avanti vede un percorso accidentato? E’ inutile parlare troppo del futuro ora. Dico solo che un anno e mezzo fa la società era in grossa difficoltà mentre oggi il presidente mi dice che respiriamo più serenamente e che è stato fatto un lavoro che ha portato la società a una situazione migliore. Per il resto ora voglio fare 13 partite bene, penso che i ragazzi possano crescere e alzare il livello individuale e di squadra”.

14.20 - Termina qui la conferenza stampa.

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