LE VOCI

Juric pre Torino-Milan: “Mandragora out. Praet può tornare prima di fine anno”

Gianluca Sartori

Aveva speranze di ottenere qualcosa in più già quest’anno, il primo del progetto? Davanti a voi ci sono squadre come Sassuolo e Fiorentina contro cui avete vinto bene.

“A un certo punto ci credevo, pensavo che la squadra potesse fare subito un salto enorme. Sono convinto che gli episodi in varie partite ci sono girati male: penso alle gare con Sassuolo, Venezia, Inter, dove la squadra meritava di più. Ma penso che a livello di qualità siamo dietro a Sassuolo, Fiorentina, e anche Verona, specialmente nel reparto offensivo. Per fare un esempio, la partita contro il Sassuolo meritavamo di vincerla ampiamente, è stato un grande dominio. Il Sassuolo, in altre partite, ha vinto facilmente mentre a noi viene molto difficile perché manca delle volte la qualità del tiro, del cross, del dribbling. Al di là degli episodi è quello che ci è mancato. Poi negli scontri diretti ce la facciamo, perché abbiamo le nostre qualità e riusciamo anche a stradominare. Però alla lunga vedo che partite che altri risolvono in qualche modo noi non le risolviamo. Comunque sì, a un certo punto ci credevo e gli episodi ci hanno detto male”.

A livello di punti cosa vorrebbe per essere soddisfatto?

“Dentro di me c’è un po’ di delusione perché la squadra si è espressa bene in molte occasioni perdendo punti anche per qualche errore arbitrale. Ma facendo analisi con grande serenità, anche durante la sosta, dico che ci siamo salvati a nove giornate dalla fine, e penso che sia una stagione molto positiva. Ma veramente ora vorrei che la squadra dimostrasse attaccamento come a Salerno, una partita sporca in cui però abbiamo voluto fortemente il risultato. Dobbiamo rimanere così, migliorando però il gioco e le linee di passaggio”.

State già iniziando a programmare il futuro?

“No, sono ancora concentrato su questa stagione. Dobbiamo fare bene ora, poi si vedrà”.

Per il futuro cosa manca per migliorare?

“Ora pensiamo a queste partite. La squadra è sempre stata tosta, ma manca fluidità del cross, dei passaggi. Per vincere certe partite serve più qualità, ma alzare la qualità dei giocatori non è facile, perché rischi di guadagnare su certe cose ma anche di perdere in altre”.

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