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Mazzarri pre Roma-Torino: “Quante defezioni. Ma per fortuna il 2019 è finito”

Gianluca Sartori

Come mai il suo Toro accende e spegne la luce, ed è troppo discontinuo?

"E' vero. Faccio però un esempio per raccontare il peso degli episodi. A inizio anno contro l'Atalanta ci hanno sorriso, altre volte no. Difficile spiegare partite come quella di Verona. La sconfitta in casa con la Spal mi brucia tanto perchè avevamo iniziato un buon cammino: vinto a Genova meritando pur senza creare troppo, poi un gran primo tempo con la Fiorentina; si è sofferto nel finale ma un episodio ci ha aiutati. Poi siamo andati a giocare a Verona. Per me la partita più bella fatta quest'anno. Nella nostra testa a venti minuti dalla fine l'avevamo archiviata e poi è successo quello che è successo. Però se la riguardate nel finale abbiamo avuto un'occasione da 4 contro 3 sprecandola con Lukic. Poi la Spal: mentre Ansaldi si ferma, prendiamo il gol dell'1-1. Nel campionato italiano le partite sono tutte difficili; rimanere in dieci, anche contro la Spal, è importante. Ma stavamo giocando bene anche in dieci, ho azzardato con un attaccante in più e abbiamo preso addirittura il gol dell'1-2 che ha interrotto una serie di risultati utili. A quel punto sarebbe stato meglio non perdere, almeno non interrompevamo la striscia. Non è facile spiegare le ultime partite andando oltre agli episodi".

Come vive lei questo momento?

"Male. Io guardo le prestazioni; le nostre statistiche dicono che siamo al primo posto nei dati relativi al pressing. Vuol dire che atleticamente stiamo bene. Non riusciamo a spiegarci bene il fatto che nelle ultime due partite abbiamo preso un punto quando potevano essere sei. Facciamo fatica a digerirlo. Spero che gli episodi ora possano girare anche a nostro favore, magari proprio contro squadre più forti. Dico sempre ai giocatori che bisogna stare attenti ai particolari, in questo modo gli episodi svolteranno dalla nostra parte".

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