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Torino, Verdi si presenta: “Ancelotti non voleva partissi. E Mazzarri mi ha già parlato di 3-4-3”

Gianluca Sartori

Senti che il Torino possa essere la tua casa per i prossimi anni, al punto da diventarne una bandiera dopo che hai girato molto?

"I miei anni migliori sono stati quelli al Bologna, che mi hanno permesso di arrivare in un club come il Napoli. Ora sono venuto qui perchè la società mi ha voluto fortemente. Spero di giocare con continuità e tornare ai miei livelli. Voglio pensare partita dopo partita, parlare di bandiera mi sembra difficile nel calcio moderno, gli ultimi a potersi definire tali sono forse De Rossi e Totti. Io col Toro ho quattro anni di contratto con opzione per il quinto. Penso a migliorarmi e fare prestazioni importanti con questa maglia. Pensare al futuro mi viene difficile, ora voglio rimettermi in gioco e pensare a ripagare la fiducia di presidente e mister". 

Ci sono degli obiettivi personali? E tra questi c'è il ritorno in Nazionale?

"Parlare di obiettivi personali numerici non mi piace, preferisco parlare di quelli collettivi, perchè da lì passano quelli personali. Tra questi c'è sicuramente il ritorno in Nazionale, è chiaro che mi piacerebbe, ma questo passa dal lavoro di tutti i giorni e da quello che riuscirò a fare col Torino".

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