12 dicembre 1945: a Milano nasce uno dei portieri che più hanno segnato la storia del Toro. Luciano Castellini, il "Giaguaro", compie oggi 80 anni. Cresciuto nel settore giovanile del Monza, riesce presto a mettersi in mostra e a guadagnarsi un posto in prima squadra, dove incontra Claudio Sala e Romano Cazzaniga, futuri compagni anche al Torino, e si allena sotto la guida attenta di Gigi Radice. Poi, nel 1970, approda in granata per una cifra sorprendente per l’epoca: 218 milioni di lire più il cartellino di quattro giocatori.

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Luciano Castellini: il Giaguaro compie ottant’anni
Con il Torino, Castellini conquista la Coppa Italia del 1971, risultando decisivo nella serie dei rigori della finale contro il Milan, parandone due a Gianni Rivera. È il Toro del "tremendismo granata", il Toro di Ferrini, Agroppi, Cereser e Puia. Ma il punto più alto dell’avventura di Castellini in granata è lo scudetto del 1975-76. Il 16 maggio 1976, il Comunale è una bolgia: il Torino pareggia con il Cesena mentre la Juve cade a Perugia. Dopo 27 anni il Toro torna campione d’Italia e il "Giaguaro" si lascia andare all’emozione. Al microfono di Paolo Frajese, inviato della RAI, non riesce a trattenere le lacrime. Sono lacrime di felicità: "Sono contento per questo pubblico, io..." e poi la voce si spezza. Sono lacrime iconiche. Lacrime che raccontano tutto.
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