toronews toro Mazzarri e il rapporto con gli arbitri: tra le etichette e l’oggettività dei fatti

toro

Mazzarri e il rapporto con gli arbitri: tra le etichette e l’oggettività dei fatti

Lorenzo Bonansea
Quella di ieri è stata la venticinquesima espulsione in carriera per il tecnico toscano, ma...

E' uno stigma non facile da scollarsi, quello del "lamentino". Il tecnico toscano lo sa bene, perché ormai - volente o nolente - ce lo ha un po' incollato addosso: "merito" delle numerosissime espulsioni maturate in carriera (già tre nella sua avventura in granata) e di alcuni tormentoni divenuti meme della rete, come l'ormai proverbiale "gesto dell'orologio". Scorrendo il palmares, con il Napoli e con la Reggina i "record" (16 espulsioni in totale tra Calabria e Campani), mentre nessun allontanamento nella sua avventura in Premier League, come per altro ricordato dallo stesso nella conferenza di ieri.

01:10 min

Lo stereotipo, il vestito che forzatamente ti si cucisce addosso, è roba difficile da scollarsi, e rischia spesso di far sembrare superfluo ogni ragionamento in proposito. Ma questa volta è lecito chiederselo: Mazzarri, ieri, andava davvero espulso? No, probabilmente no. Al di là del merito (il giallo a Vitor Hugo, nell'occasione, ci stava eccome) la protesta del tecnico granata non è parsa esagerata, o almeno non così tanto da motivare l'allontanamento del tecnico dalla panchina. Un allenatore dovrebbe sempre conservare lucidità ed evitare di farsi cacciare perchè ciò va a discapito della squadra. Ma Mazzarri è umano e il nervosismo si porta dentro da settimane è giustificato: in queste prime 10 giornate, il Torino ha subito almeno tre torti poi decisivi (contro Roma, Udinese e Bologna) nel quale il VAR non è mai intervenuto, vuoi per errore umano vuoi per grave negligenza. Punti che poi rischiano di pesare a fine campionato. Ma anche qui, occorre cercare di rimanere freddi e di non perdere la bussola: l'espulsione va sempre a discapito della squadra, e Mazzarri dovrà cercare - in futuro - di evitare proteste più o meno plateali

Insomma, Mazzarri ha ben donde di essere incavolato per il trattamento riservato al Torino dagli arbitri, ma ha (quasi) sempre mantenuto un certo aplomb nei commenti riguardo i direttori di gara, lasciando a Petrachi e Cairo gli interventi in proposito. Ieri, però, dopo l'ennesima ingiustizia (si parla dell'espulsione dello stesso), il tecnico non ha retto e ha sbottato, forse esagerando nei toni ma non nella sostanza. L'etichetta che ingiustamente si porta dietro Mazzarri non deve rischiare di annebbiare l'oggettività dei commenti in proposito. Perché è evidente che il Torino  in queste prime dieci giornate  è stato pesantemente penalizzato. E se non si può nemmeno contestare questa evidenza, allora il problema è duplice. E gravissimo. Ancora di più. Ora è tempo di abbassare i toni, conservando una buona fede che - nonostante i tanti torti - deve rimanere un punto di riferimento. Perché le espulsioni, giuste o ingiuste che siano, sono sempre uno svantaggio per chi le subisce.