LE VOCI

Nicola pre Verona-Torino: “Seguiamo la filosofia Ubuntu: da soli non si fa nulla”

Redazione Toro News

Lei ha sempre creduto in Sanabria: quali sono le sue caratteristiche che le piacciono di più e quali i suoi margini?

"Io credo in tutti, poi rispondo alle domande sui singoli perchè è giusto così. Su Tonny avevo già detto che ha delle caratteristiche che gli permettono di giocare con qualsiasi compagno di reparto: sa legare il gioco e ha lo smarcamento. Deve continuare a migliorare giorno dopo giorno con l'ambizione di diventare sempre più bravo, ma questo vale anche per tutti gli altri attaccanti".

Ansaldi è in scadenza di contratto: vedendolo allenarsi, pensa sia un giocatore che può dare ancora tanto in futuro?

"Io penso che ogni giocatore possa dare ancora tanto al Toro. E il futuro per me si chiama Verona. Per me e per tutti. Non mi interessa nient'altro".

Da qualche tempo non fate più doppie sedute e vi allenate soprattutto al mattino. Per quale motivo?

"Innanzitutto preferiamo lavorare al mattino per i ritmi circadiani, tutti quanti noi abbiamo una capacità intellettiva migliore al mattino. La possibilità di controllare due pasti su tre di un atleta ci dà la consapevolezza di dover curare i dettagli anche per quanto riguarda la vita di un atleta fuori dal campo. Inoltre dal punto di vista metabolico lavorare al mattino è meglio, ci sono evidenze scientifiche a riguardo. Per quanto riguarda le doppie sedute, a volte accadono, dipende dagli impegni, ma noi ci concentriamo sui volumi di lavoro. La nostra metodologia prevede allenamenti intensi con un certo tipo di volume di lavoro, dal momento che è possibile raggiungerlo in una unica seduta non avrebbe senso spezzare il volume di lavoro in due allenamenti. Non è che si può fare due volumi importanti in due allenamenti, perchè vorrebbe dire danneggiare gli atleti. Il riposo è importante quanto il lavoro in campo",

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