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Pobega: “Qui per dare apporto fisico e intensità”. Ma la posizione in campo…

Pobega: “Qui per dare apporto fisico e intensità”. Ma la posizione in campo…

Pobega ha le caratteristiche che vuole Juric per i suoi centrocampisti ma non ha mai giocato davanti alla difesa

Luca Bonello

Conclusasi la sessione estiva di calciomercato, è stato tempo in casa Toro per la presentazione di alcuni dei nuovi acquisti. Nella giornata di giovedì infatti, Pjaca e Pobega hanno risposto in conferenza stampa alle domande dei giornalisti. L'italiano in particolare, si è soffermato su alcuni aspetti interessanti riguardo il suo ruolo in campo e l'apporto che può dare al Torino, oltre che sulla formula del suo trasferimento.

FISICITA' - Durante il "grido di disperazione" di Juric post-Fiorentina, è emersa, tra le varie problematiche granata, la necessità di una maggiore fisicità in mezzo al campo. "Ci vuole un'altra fisicità per il calcio che vogliamo fare - ha detto il tecnico - se perdi tanti contrasti diventa difficile. Poi a livello di gioco bisogna migliorare e lo sapevo già. C'è veramente tanto da lavorare". Per il gioco che vuole Juric sono infatti necessari elementi fisici in mezzo al campo che possano reggere il confronto diretto con i centrocampisti avversari. A tal proposito la società è intervenuta attraverso l'acquisto di Tommaso Pobega, il quale ha affermato che può dare un grande apporto alla squadra proprio sotto quest'aspetto: "La posizione in campo verrà decisa dal mister e io cercherò di interpretarla al meglio. Ma cercherò di dare un tipo di apporto fisico e di intensità". A livello di caratteristiche Pobega asseconda quindi perfettamente le richieste di Juric, ma a livello di posizione in campo?

 LJUBLJANA, SLOVENIA - MAY 31: Tommaso Pobega of Italy shoots and misses during the 2021 UEFA European Under-21 Championship Quarter-finals match between Portugal and Italy at Stadion Stozice on May 31, 2021 in Ljubljana, Slovenia. (Photo by Jurij Kodrun/Getty Images)

RUOLO - "Se mi vedo come play? Non l'ho mai fatto con continuità, dovrei lavorarci, ci sono alcuni aspetti che dovrei limare ma col lavoro tutte le cose si possono fare. Io nasco come mezzala di inserimento, di rottura e ripartenza. Poi a seconda delle partite o delle situazioni mi posso adattare, cercando di lavorare su altri aspetti, magari anche dal punto di vista della gestione dei momenti e del palleggio". C'è un punto interrogativo circa la sua adattabilità come mediano in un centrocampo a due. Il ragazzo invece nella sua carriera ha più spesso ricoperto il ruolo di mezzala in un centrocampo a tre. È anche vero però che Juric non chiede ai due centrocampisti davanti alla difesa di rimanere bloccati, ma, anzi, spesso vuole che si inseriscano da dietro. In ogni caso il classe 1999 ha dimostrato di essere un ragazzo molto serio che suderà per meritarsi il posto e svolgere al meglio i suoi compiti in campo, come affermato da Vagnati: " Lui è uno di quei ragazzi che non deve ringraziare nessuno, perché si è guadagnato ogni soddisfazione col sudore, con la voglia, con l'abnegazione. Basta vedere come si allena e basta vedere come conduce la vita privata. E' un ragazzo eccezionale".

PRESTITO - La formula del prestito secco, tramite la quale Pobega è arrivato al Torino, ha destato parecchie perplessità anche a Juric stesso, il quale ha sottolineato come questo tipo di formula favorisca di fatto la valorizzazione di calciatori di altre squadre, che non sempre tendono a sentirsi parte del club per il quale scendono in campo. Sotto questo aspetto Pobega non vuol farsi condizionare, come successo a La Spezia dove ha condotto un'ottima stagione da giocatore prestato: "Le dinamiche del trasferimento non le ho scelte io. A me non cambia niente, io devo pensare solo a mettermi a disposizione della squadra, poi non si sa mai quello che può succedere e comunque non spetta a me decidere".

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