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Spalletti pre Napoli-Torino: “I granata una squadra che lotta, con Juric di più”

Redazione Toro News

Ha tagliato il traguardo dei 100 giorni al Napoli, pensa di poter fare la storia del club in panchina?

"Si può dire solo all'ultimo. Nel percorso ci saranno delle difficoltà, dei momenti reali che dovremo affrontare, che ci capiteranno. Di strada ce n'è ancora molta da fare. Mi sembra che anche uno dei più grandi dirigenti italiani, Marotta, abbia detto che ci sono squadre di una tradizione e di una mentalità vincente che lo preoccupano e per quanto riguarda l'Inter quella che lo preoccupa di più è il Napoli. Mi dispiace che ci sia voluto lui per dare a quest'affermazione più consistenza, ma è quello che dico da tempo perché ci saranno delle difficoltà. E' un po' presto per scomodare i grandi personaggi che sono passati per Napoli lasciandovi un segno indelebile. Noi dobbiamo continuare così, mettendo tutte le qualità che ci vogliono, tutta la disponibilità, tutta l'ambizione della nostra città. La nostra città è ambiziosa, guarda al futuro e noi vogliamo andare di pari passo"

Come vivrete il Maradona che torna ad affollarsi?

"Noi vogliamo lasciarci contagiare da quest’amore, dobbiamo farlo nostro. Ci fa piacere vederli lì realmente. L’affetto per questi colori, il significato del Napoli per la città e i tifosi napoletani si percepiscono anche senza averli tutti davanti"

Dopo il furto della sua auto, è cambiato il giudizio sulla città di Napoli?

"Per gioco sono andato a vedere che in Italia vengono rubate 300 auto al giorno, 100mila in un anno, non capisco perché bisogna fare una parentesi per Napoli. Andiamo avanti alla prossima domanda"

Qual è il suo segreto per essere sempre attento e positivo?

"Penso che sia difficile trovare un segreto, non ne ho, forse può essere può quello di stare insieme a questi calciatori e condividere molte ore della giornata con loro. Alzarsi presto la mattina e pensare al lavoro, bisogna essere contati di quello che si fa durante la giornata"

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