Torino-Apollon Limassol 1-0, chi sale e chi scende: Izzo c’è, Bayeye indietro

Il Torino vince la quarta amichevole del precampionato, portando a tre vittorie e una sconfitta il proprio bottino dei test disputati fin qui. I granata hanno vinto 1-0 contro l'Apollon Limassol. La formazione cipriota che ha vinto l'ultimo campionato del proprio paese è stata sconfitta 1-0 e a risultare decisiva è stata la reta realizzata da Antonio Sanabria al minuto 85. Vediamo ora quali sono stati i 3 giocatori apparsi in crescita durante questo match e quali invece hanno fatto dei passi indietro. Uno dei più positivi visti in campo tra le fila del Torino è stato Armando Izzo. Il centrale ex Genoa ha messo in mostra un prova solida e ha retto per un'ora di gara mantenendo la porta inviolata nonostante la difesa inedita. Al suo fianco c'erano Adopo e N'Guessan, certamente non due ragazzi con moltissima esperienza. Izzo ha saputo ben mettersi in mostra contro gli attaccanti vivaci dell'Apollon Limassol. Nel postpartita il numero 5 si è detto anche molto orgoglioso di aver potuto indossare la fascia da capitano di un club come il Torino. Tra i moltissimi cambi adoperati da Juric al 60° c'è stato anche quello del centravanti. Antonio Sanabria ha preso il posto di uno spento Zaza. Nonostante i non moltissimi palloni giocati dal paraguaiano, il suo merito è stato quello di sapersi far trovare pronto nel luogo giusto al momento giusto. All'85° quando Rodriguez ha messo in area quel bel cross con il mancino Sanabria è riuscito a smarcarsi e a deviare di testa la palla che si è insaccata sopra la traversa. Una rete che può essere di buon auspicio considerando il fatto che il paraguaiano è attualmente il centravanti titolare del Torino. Anche Karol Linetty è entrato all'ora di gioco e ha saputo farsi apprezzare nei circa 30 minuti che ha giocato. Il centrocampista polacco, entrato nel ruolo di trequartista, ha saputo mettersi abbastanza in mostra facendosi vedere dai compagni e scambiando palla tra le linee cercando spesso la verticalizzazione. Anche nella vittoria di settimana scorsa contro il Mlada Boleslav aveva fatto intravedere qualche buono spunto ma questa volta ha saputo mettere in gioco più continuità all'interno della stessa gara. Chi invece ha ancora da lavorare se vuole avere spazio in questo Toro è Brian Bayeye. L'esterno francese è stato mandato in campo dal primo minuto ma è sembrato non essere del tutto a proprio agio sulla fascia che solitamente è occupata da Singo. Probabilmente influiscono anche i carichi di lavoro pesanti ai quali i giocatori granata si stanno sottoponendo nelle ultime settimane ma il numero 2 ex Catanzaro, nel match contro l'Apollon Limassol è sembrato un passo indietro rispetto ai compagni. Simone Edera si sta riprendendo dopo il brutto infortunio che lo ha tenuto ai box diversi mesi. L'ala classe 1997, lanciata in campo da Juric fin dall'inizio del match, non sta certamente vivendo un periodo fortunato della sua carriera. L'opportunità concessagli dal tecnico contro un avversario non impossibile come l'Apollon Limassol poteva essere una buona chance per mettersi in mostra. L'ex canterano granata non ha però saputo mostrare le sue qualità e creare azioni pericolose sulla trequarti. Chissà quante altre occasioni potrà avere. Un altro giocatore che aveva un'occasione importante e dal quale ci si aspettava di più era Simone Zaza. Contro l'Apollon, l'attaccante lucano è stato schierato titolare e ha raccolto i primi minuti in questo suo precampionato ma senza riuscire a lasciare il segno. È pur vero che l'ex Sassuolo ha messo in campo molta voglia e spirito di sacrificio andandosi a prendere anche qualche fallo prezioso e lottando su diversi palloni ma a Zaza è mancata la precisione e la capacità di creare occasioni. In un'ora di gioco contro un'avversario non irresistibile ci si aspetta che l'unica punta in campo riesca a creare dei pericoli alla porta nemica. Zaza ha vissuto un precampionato da separato in casa per scelta tecnica di Juric e sicuramente questa amichevole non ha creato i presupposti perchè le cose possano cambiare. Appare sempre più evidente il fatto che Zaza al Torino abbia fatto il suo tempo.