tortoroTorino-Cairo, dalla A alla Z: l’alfabeto dei vent’anni di presidenza
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Torino-Cairo, dalla A alla Z: l’alfabeto dei vent’anni di presidenza
Urbano Cairo, president of Torino FC during the Italian Serie A 2024/25 season, football match between Como 1907 and Torino FC on 13 April 2025 at Stadio Comunale Giuseppe Sinigaglia, Italy. Photo Nderim Kaceli
L'alfabeto di Urbano Cairo alla testa del Torino: dal 2 settembre 2005 a oggi. Dal solo derby vinto a Gianluca Petrachi
Vent'anni di presidenza di Urbano Cairo: 2 settembre 2005-2 settembre 2025. Il rapporto tra il presidente granata e il club prosegue e inizia oggi il suo terzo decennio. Per ripercorrere i primi vent'anni dell'imprenditore alessandrino al Torino ci affidiamo a un metodo alfabetico. Venti lettere per venti parole per venti peculiarità di questa lunghissima militanza.
A come Serie A: la massima categoria è stata la casa del Torino di Urbano Cairo. In vent'anni i granata hanno vissuto soltanto tre stagioni in cadetteria e sono in Serie A ininterrottamente dal 2012.
B come Bava: Massimo Bava è stato certamente un punto di riferimento fondamentale per il primo lunghissimo tratto di presidenza di Urbano Cairo. Tanti anni a capo del settore giovanile, con buonissimi risultati in termini di trofei vinti e giocatori sfornati (tra cui spicca su tutti Alessandro Buongiorno), poi addirittura la promozione a direttore della Prima Squadra nella stagione 2019/2020 con Walter Mazzarri in panchina. Dalla vetta all'abisso perché nel giro di pochi mesi è stato messo alla porta. Celeberrimo in tal senso un commento sui social di Cairo a proposito di una domanda sulle ragioni per cui Lucca fosse stato ceduto dal Torino; la replica di Cairo fu un lapidario "Chiedetelo a Massimo Bava", perfetta evidenza della profonda rottura che con gli anni era maturata tra il numero uno granata e il suo ex uomo di fiducia.
C come contestazione: mai come oggi la contestazione nei confronti di Urbano Cairo è accesa e forte da parte del popolo granata. Dopo la cessione di Raoul Bellanova nella sessione di calciomercato dell'estate 2024 la contestazione si è espansa a macchia d'olio andando a coinvolgere sempre più tifosi.
D come Davide Vagnati: ormai dal 2020 Urbano Cairo ha dato in mano le sorti tecniche del Torino all'ex Spal Davide Vagnati; in questi anni sono stati messi in discussione parecchi allenatori, mai Vagnati. In tal senso resta emblematica la scelta sul finire della scorsa annata: via Paolo Vanoli, confermato, anzi contratto rinnovato, per Vagnati.
E come Europa: una sola vera partecipazione all'Europa culminata con gli ottavi di finale di Europa League nel 2015; nell'altra partecipazione del 2019 il Torino non centrò i gironi di Europa League perché venne eliminato dal Wolverhampton nel play-off.
F come Filadelfia: sotto la presidenza Urbano Cairo ha ripreso vita lo storico impianto del Toro. La sistemazione del Filadelfia è stata resa possibile dalla collaborazione di diversi soggetti coinvolti, tra cui c'è sicuramente la società granata ma insieme ad altri, dalla Regione Piemonte al Comune di Torino e ancora la Fondazione Stadio Filadelfia e alcuni privati.
G come Giovannone: l'imprenditore Luca Giovannone era a capo dei cosiddetti "lodisti" nella bollente estate 2005 e fu colui il quale di fatto cedette il Torino a Urbano Cairo.
H come Habitat: il Torino di Urbano Cairo ha trovato il suo habitat e non riesce a muoversi da quella zona che è il centro nevralgico della classifica di Serie A, posto più o posto meno in classifica, punto più o punto meno, il Torino casca sempre lì.
I come Ivan: il riferimento è a Ivan Juric, tre anni al Torino tra il 2021 e il 2024. In una recente uscita pubblica Urbano Cairo ha dichiarato che Juric lo elogia ancora e lo porta come esempio di ottimo presidente. Il loro rapporto in realtà è stato piuttosto burrascoso e i tre anni di Juric sotto la Mole si possono giudicare come molto altalenanti.
L come Ludergnani: i numeri dicono che la scelta di Ludergnani sia vincente. Il responsabile del settore agonistico delle giovanili granata ha impostato un modello che funziona e che ha portato nel 2024/2025 a vincere ben due scudetti, uno con l'Under-17 e uno con l'Under-18.
M come Memorial mamma e papà Cairo: è diventato uno dei tornei simbolo della pre-season della Primavera e molto spesso il Torino è riuscito a onorare la memoria dei genitori di Urbano Cairo, come accaduto non più tardi di un mesetto fa.
N come Nerazzurri: il riferimento è all'Atalanta è allo 0 a 7 rifilato in casa del Torino di Urbano Cairo il 25 gennaio 2020, si tratta infatti della peggior sconfitta della storia granata che è stata eguagliata un anno dopo quando anche il Milan passò con il medesimo risultato sotto la Mole. Due record non invidiabili dell'era Cairo.
O come Olimpico-Grande Torino: il teatro delle partite casalinghe del Torino per 19 anni su 20 dell'era Cairo (nel 2005/2006 si giocava ancora al vecchio Delle Alpi). c'è ancora incertezza sul futuro dello stadio Olimpico-Grande Torino e ancora non si sa se Urbano Cairo affonderà il colpo per farlo diventare di proprietà del club. Una cosa è certa, in questi vent'anni l'Olimpico Grande Torino ha ospitato i Giochi Olimpici di Torino 2006 e poi ha assunto la nuova denominazione nel 2016.
P come Petrachi: è stato sino ad oggi il direttore sportivo più longevo dell'era Urbano Cairo. Ha inizialmente ribaltato la squadra con Colantuono in panchina nella celeberrima "rivoluzione dei Peones", poi ha saputo lavorare in modo molto proficuo con Ventura. Risultati alla mano, con Petrachi direttore sportivo sono arrivati i migliori risultati della storia recente granata.
Q come Quattro maggio: in questi vent'anni le commemorazioni degli Invincibili hanno avuto come filo conduttore Urbano Cairo che in una circostanza ha anche letto i nomi di fronte alla lapide (situazione pandemica, maggio 2020) mentre nell'ultima circostanza (maggio 2025) non è salito al colle per timore della feroce contestazione dei tifosi.
R come RCS: in questi vent'anni in granata la carriera imprenditoriale di Urbano Cairo è cresciuto esponenzialmente, emblematica è stata la sua scalata in RCS fino a diventare il padrone di due dei quotidiani più importanti d'Italia, ovvero il Corriere e la Gazzetta dello Sport.
S come Scudetto del bilancio: in vent'anni il Torino non se l'è mai giocata per vincere lo Scudetto, però fino alla pandemia da Covid-19 la gestione è stata caratterizzata da una grande capacità di chiudere i bilanci in positivo. L'espressione "Scudetto del bilancio" era divenuto una sorta di marchio di fabbrica di Urbano Cairo, soprattutto sotto la gestione targata Ventura-Petrachi. Dopo il Covid, anche relativamente ai conti c'è stata qualche difficoltà in più.
T come traguardo: il 2 dicembre 2024 Urbano Cairo con 7.031 giorni è diventato il presidente più longevo della storia del Torino, superando Orfeo Pianelli, in carica ininterrottamente dal 1963 al 1982. Questo record ha certamente rappresentato un traguardo non da poco per l'imprenditore alessandrino.
U come Uno: una delle note peggiori dei vent'anni di Urbano Cairo al Torino riguarda i derby della Mole. Un solo derby vinto dal 2005 a oggi, l'unico e ultimo è datato aprile 2015. Difficile fare peggio, quasi impossibile.
V come Ventura: Gian Piero Ventura è stato l'allenatore più longevo sulla panchina granata durante la presidenza di Urbano Cairo, ben cinque stagioni consecutive, dal 2011 al 2016 con un campionato di Serie B e quattro di Serie A. Con Ventura al timone è arrivato il miglior risultato dell'era Cairo, l'ottavo di finale di Europa League.
Z come Zero: non Renato Zero, bensì gli zero trofei a livello di Prima Squadra alzati da Urbano Cairo dal 2005 a oggi. In Coppa Italia (obiettivo più alla portata della Serie A) il Torino di Cairo non è mai andato oltre i quarti di finale. A livello giovanile, invece, qualche soddisfazione è arrivata. Abbiamo detto degli Scudetti Under-17 e Under-18 nel 2024/2025 e poi ci sono stati in passato uno Scudetto, una Coppa Italia e due Supercoppa italiane Primavera (il tutto tra il 2015 e il 2018).