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Torino, Cairo: “Messaggio ai tifosi? Ho parlato tanto, ora è il momento di fare”

Redazione Toro News
Cairo a tutto tondo: le parole da Alessandria, dove sta andando in scena il Trofeo Memorial Mamma e Papà Cairo

Poco prima della finale con l'Atalanta, in occasione del Trofeo Memorial Mamma e Papà Cairo, il presidente granata Urbano Cairo è intervenuto ai microfoni di SportItalia. Di seguito le sue parole.

Il Trofeo Memorial è un appuntamento fisso con il calcio giovanile... "Ringrazio SportItalia e Criscitiello per aver accolto il Trofeo Memorial e averlo trasmesso. Gli ascolti sono molto interessanti, quindi direi bene. Abbiamo dato un risalto nazionale a un torneo a cui tengo moltissimo, dedicato a mia mamma e mio papà, entrambi grandi tifosi del Torino. Mio papà aveva giocato anche nella Primavera dell'Alessandria, per me è un torneo speciale"

Il Torino si gioca la finale del Mamma e Papà Cairo e negli anni i giovani sono stati il fiore all'occhiello del club granata... "Abbiamo fatto buone cose. Nella stagione passata abbiamo vinto gli scudetti U18 e U17, tanti giovani Primavera hanno esordito poi in prima squadra: Cacciamani, Perciun, Gabellini, prima Njie che fece 3 gol qui al Mamma Cairo contro il Milan, prima ancora Gineitis. 110 giocatori passati da qui hanno poi esordito in Serie A, 104 in Serie B. Mediamente 22 all'anno. Numeri importanti, abbiamo visto buonissimi giocatori. Per loro è una vetrina e un divertimento. Ho visto le tribune piene"

Simeone è l'ultimo acquisto del suo Toro. Lo voleva da tempo... "Lo volevo anni fa, allora non fu possibile. C'era accordo con Fiorentina, poi lo prese il Napoli che se l'è tenuto stretto. Con il Napoli c'è un bel rapporto, abbiamo fatto operazioni diverse negli anni da Buongiorno a Vanja e Ngonge. Lui è un  ragazzo giovane con una motivazione incredibile. Mi aspetto buone cose da lui, lasciamolo tranquillo"


Cosa ha trovato in Baroni? "Con lui abbiamo trovato sintonia, con lui e con Vagnati c'è una bella comunione d'intenti. Abbiamo cercato di aggiustare l'attacco per avere più soluzioni offensive e più calciatori in grado di fare gol. Abbiamo Ngonge, Aboukhlal, Vlasic, Zapata, Simeone e Adams. Oltre a loro c'è Njie, ci sarebbe anche Sanabria anche se penso lo cederemo ma con noi aveva fatto cose eccellenti con un campionato chiuso con 12 gol. L'attacco ha potenziale altissimo, ci sono sei potenziali titolari per quattro ruoli. Tutti e sei molto forti, il campo poi lo dirà e dovrà tradurre le parole in fatti"

Può essere l'anno per fare qualcosa in più rispetto agli ultimi piazzamenti? "Noi siamo tornati in Serie A nel 2012, siamo al 14esimo campionato in A e negli anni siamo andati anche in Europa. Nelle ultime tre stagioni abbiamo lottato fino all'ultima giornata per tornare in Europa. Tre anni fa l'abbiamo sfiorata, l'anno dopo se la Fiorentina avesse vinto la Conference League saremmo andati. Abbiamo cercato di fare investimenti importanti, non solo attaccanti ma anche in altri reparti come Israel, Ismajli e Anjorin. Vogliamo migliorarci rispetto anni prima, ma prima delle dichiarazioni cerchiamo di fare bene. Baroni è contento della squadra che ha, se riusciamo faremo ancora di più. Sta lavorando bene"

C'è qualcosa che non ha mai detto ai tifosi e vorrebbe dire in questa occasione? "In vent'anni di cose ne ho dette tante. Sono in una fase in cui più che dire l'importante è fare. Fare qualcosa che ci possa dare un qualcosa in più. Ho fatto forse troppe comunicazioni, meglio farne meno e fare qualcosa in più"