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Torino, come cambia il centrocampo con Asllani? Tutte le alternative di Baroni

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
L'arrivo dell'ex Empoli e Inter fa sì che Baroni abbia a disposizione tre coppie, diversamente abbinate, per la sua mediana a due

Come cambia il centrocampo del Torino con l'inserimento di Kristjan Asllani? Una soluzione in più per Marco Baroni che ora come ora ha sul piatto tre coppie di centrocampisti abbinabili in svariato modo. La mediana a due nel 4-2-3-1 deve non soltanto garantire qualità ma anche equilibrio alla squadra. L'idea di calcio di Baroni è quella fondata sul possesso (non visto nella prima ufficiale contro il Modena) e per garantirlo bisogna avere buone pedine in grado di far girare il pallone. Asslani è certamente una di queste. Giocatore munito di grande tecnica, sa certamente dettare i tempi della squadra ma necessita gioco/forza di avere al fianco un mediano un po' più fisico. In questo senso Asllani ha le caratteristiche che si possono ascrivere a Emirhan İlkhan, rilanciatosi dopo l'ottimo secondo tempo contro il Modena in Coppa Italia. Dunque, Asllani può avere nell'attuale rosa granata come alter-ego Ilkhan ed è questo il primo abbinamento da considerare nella nuova mediana granata.

Gineitis-Anjorin: fisico, inserimento e tiro

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Il secondo abbinamento riguarda invece Gvidas Gineitis e Tino Anjorin. Sono due centrocampisti in grado di strappare, con ottimi tempi di inserimento e con una conclusione dalla distanza invidiabile. Anjorin può essere considerato più fisico e strutturato di Gineitis, il lituano fa dell'intelligenza tattica uno dei suoi punti di forza (sa sempre trovarsi al posto giusto nel momento giusto). Possono agire sia in una mediana a due sia in una mediana a tre. Sono spendibili sia in fase difensiva sia di accompagnamento offensivo. Sono due centrocampisti contemporanei che possono assolvere il ruolo di sparring partner di un regista tradizionale. Inoltre, possono essere quei centrocampisti in grado di garantirti qualche gol nell'arco di una stagione.

Casadei da smistatore di palloni a Jolly. Tameze può equilibrare

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Il terzo e ultimo abbinamento vede Cesare Casadei e Adrien Tameze. Detto che Tameze al momento tra i sei centrocampisti citati è quello che parte più dietro nelle gerarchie, può essere con la sua esperienza un buon equilibratore nei momenti di bisogno. Casadei ha iniziato la stagione come regolatore del ritmo della squadra, ruolo inedito per lui e probabilmente non così conforme alle sue qualità. La visione c'è, la capacità di smistare i palloni davanti alla difesa con i tempi giusti non sempre. Meno regista di Asslani e di Ilkhan è un jolly davvero prezioso per Baroni: forte nel gioco aereo, muscolarmente possente, è il più bravo tra i centrocampisti granata nell'inserimento in area di rigore. In questo gioco di coppie e di abbinamenti è escluso Ivan Ilic. Qualche segnale confortante il serbo lo aveva dato a Prato allo Stelvio nel ritiro estivo granata, troppo poco però per convincere Baroni. Dopo l'arrivo di Asllani, Ilic può tornare sul mercato.