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Torino-Juventus 0-0, la moviola: Juric espulso e critico verso Maresca

Redazione Toro News
Gli episodi più controversi del derby della Mole

Il derby della Mole viene archiviato con il risultato di 0-0 in una gara a due facce. Nel primo tempo meglio la Juventus, nella seconda frazione di gioco i granata salgono in cattedra e creano tante occasioni. L'arbitraggio di Maresca è stato criticato dal mister del Torino: "Questa volta espulsione ingiustificata. Se non sbaglio ne ho prese tre. Quando sbaglio lo dico, questa volta non ho detto niente. Ho detto solamente "Questo fallo non è stato fischiato a Vanja". Non so come spiegarmelo. Come non so spiegarmi il giallo a Ricci o quello a Paro che non dice mai una parola. Non sono contento del metro arbitrale di oggi". Il metro di giudizio è il nocciolo della questione, di seguito l'analisi degli episodi citati.

Mancano due gialli per la Juventus

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Due calciatori bianconeri sono stati graziati dal direttore di gara Maresca. Mancano i gialli a Locatelli e Kostic: i calciatori sono stati protagonisti di falli imprudenti cioè hanno agito con noncuranza del pericolo e delle conseguenze per l’avversario. Per questa ragione avrebbero dovuto essere ammoniti. Ma, andando con ordine: al minuto 22 Locatelli è entrato in scivolata su Sanabria. Il centrocampista ha preso anche il pallone, ma soprattutto l'attaccante granata: il fallo è scomposto e avrebbe meritato il provvedimento disciplinare. Episodio simile al minuto 52: tutto il Torino ha protestato in modo vibrante per una mancata ammonizione a Kostic in seguito ad una brutta scivolata. Anche qui l'esterno bianconero avrebbe meritato il cartellino. Al contrario sono stati ammoniti Ricci e Vojvoda per proteste al 47' e al 49'. Nel finale anche Juric e Paro finiranno nella lista dei cattivi: appare fin troppo severo il metro di giudizio del direttore di gara.

L'episodio più importante: contatto Zapata - Gatti non da rosso

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Ha suscitato scalpore il colpo di Zapata al minuto 17 nei confronti di Gatti, che è restato a terra. L'episodio viene sanzionato dal direttore di gara, che, poi, farà riprendere il gioco con una punizione in favore dei bianconeri. Il fallo è stato valutato probabilmente dall'assistente come non meritevole di ammonizione. Il VAR avrebbe potuto intervenire solo in caso di chiaro ed evidente errore, quindi per un cartellino rosso. Ma non è questo il caso. Probabilmente un giallo non sarebbe stato di troppo, ma la richiesta di cartellino rosso (per una condotta violenta e non per un grave fallo di gioco, visto che il pallone era molto lontano dai calciatori) appare eccessiva.