Torino, Koffi Djidji: cinque cose che non tutti sanno su di lui

Koffi Djidji ha rinnovato il proprio contratto con il Torino fino al 30 giugno 2024 (QUI LE TRE CONSIDERAZIONI SULL'OPERAZIONE). Il difensore farà ancora parte della scuderia di Ivan Juric. Nato il 30 novembre 1992 a Bagnolet in Francia, Koffi è cresciuto con addosso la casacca del Nantes (squadra della Loira Atlantica) e lì ha giocato in Ligue 1 fino al 2018 quando è approdato al Torino, dapprima in prestito con diritto di riscatto e poi a titolo definitivo. Approfittiamone per scoprire cinque curiosità sul difensore che forse non tutti conoscono. Alcune volte ci si può confondere e si può parlare di Djidji come di un ragazzo ivoriano ma nato in Francia. In realtà, Djidji ci tiene molto alla sua nazionalità e anche sui social ha ribadito più volte di essere e di sentirsi a tutti gli effetti francese. Non tutti lo sanno ma è meglio ribadirlo perché Koffi ci tiene molto e, sempre con estrema gentilezza, lo fa presente ogni volta che può. Non è quindi un caso che tra le tre località nelle quali ama vivere c'è proprio la Francia. Le altre due sono Israele e gli Stati Uniti d'America, mentre la vacanza ideale è a Saint-Tropez. Non tutti sanno, inoltre, che Djidji si è ben adattato dal punto di vista culinario alla cucina italiana. Ha dichiarato infatti pubblicamente che una delle sue pietanze preferite è la carbonara, tipico piatto della cucina del Centro Italia. Alla carbonara ama abbinare la carne da accompagnare sempre con la salsa africana, particolarmente speziata. A proposito di tendenze italiane, Djidji è anche un buon esperto di vini: preferisci quelli bianchi dolci. Se c'è una cosa alla quale è particolarmente legato Djidji, questa è la famiglia. E' padre di Liam, un ragazzino che milita nelle squadre giovanili del Torino. Proprio il giorno in cui è diventato padre resta indiscutibilmente il più bello della sua vita. Koffi ha inoltre dichiarato una cosa bellissima: il suo idolo è proprio suo figlio. Insomma, per Djidji l'essere diventato padre è stato un dono incommensurabile. E in diverse occasioni ha portato il figlio a Superga, per insegnargli la storia del Grande Torino. Al di fuori del calcio Koffi Djidji segue e pratica altri due sport: il tennis e l'atletica. Alle volte, comunque, strizza l'occhio anche al basket. Su Instagram pubblica abbastanza costantemente stories nelle quali si rilassa correndo oppure giocando a tennis. Nell'olimpo sportivo di Koffi figura un certo Roger Federer. Come detto, anche il basket non gli dispiace. Uno dei suoi sportivi preferiti, alla pari di Federer, è Michael Jordan. Il percorso di Djidji nel Torino è stato piuttosto accidentato e soltanto l'avvento di Juric ha permesso al francese di riprendersi il Torino. Appariva ai margini, anzi lo era finito tanto da essere spedito in prestito al Crotone. L'ultimo biennio ha ribaltato tutto: Djidji, con tanta umiltà, si è messo a disposizione, e Juric l'ha rimesso al centro del progetto tanto da spingere in questi ultimi mesi per il rinnovo del contratto. Questa parabola dimostra la determinazione di Koffi che ben si sposa con il suo animale preferito: il leone.