tor toro Torino, Nkounkou si prende la fascia: forse è arrivato troppo tardi

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Torino, Nkounkou si prende la fascia: forse è arrivato troppo tardi

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Prestazione buona da parte del 2001, che non soffre e controlla bene la propria parte. Forse doveva arrivare prima...
Piero Coletta

Niels Nkounkou è stata la sorpresa positiva del Torino nelle ultime uscite, quelle con Pisa e Parma. Contro i toscani ha messo in evidenza voglia, con i ducali gioca una gara ordinata, dando costantemente la sensazione di poter controllare senza grossi patemi d'animo Britschgi. Schierato al posto di un Biraghi in evidente difficoltà fisica e anche tecnica, non ci sarà da stupirsi di fronte ad altre titolarità. Forse sarebbe dovuto arrivare prima.

Titolare al posto di Biraghi, non sfigura contro il Parma

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Dopo la buona apparizione contro il Pisa il francese è stato riproposto dal primo minuto di gioco da Baroni nel match contro i ducali. Diventa dunque chiaro che ormai le preferenze del tecnico sia rivolte principalmente all'ex Francoforte. L'italiano infatti nelle ultime uscite era sembrato fuori condizione, sia atleticamente che tecnicamente. La prestazione contro i ducali da parte di Nkounkou è stata tutto sommato positiva. Settanta minuti di gioco dove il francese ha sbagliato molto poco a livello tecnico (solo 5 passaggi sbagliati) e in cui ha svolto un buon lavoro difensivo (3/6 duelli vinti, 1 contrasto, 2 intercetti), come si evince dai dati di SofaScore.

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La mappa soprastante è indicativa in tal senso: Nkounkou ha svolto un lavoro più di copertura che di spinta. Basti guardare un dato su tutti: un solo cross tentato. Dall’altra parte, Lazaro ne ha messi dentro nove. Il Torino ha rischiato davvero solo una volta sul suo lato, al 62’, quando Nkounkou ha deciso di avventurarsi in uno slalom pericolosissimo in area. Ha perso palla e Keita ha provato ad approfittarne, senza però riuscire a beffare Israel. La sua sostituzione con Biraghi al 70’ coincide di fatto con il definitivo vantaggio del Parma. Al 71’, infatti, l’ex Fiorentina sbaglia la lettura su un lancio lungo, favorendo la scorribanda di Sascha Britschgi. Dal suo cross nascerà prima il quasi autogol di Maripán e successivamente il calcio d’angolo da cui arriverà il gol del sorpasso.

Un arrivo tardivo nell'ultima giornata di mercato

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Possiamo dirlo chiaramente: questa gara ha scoperchiato un vaso di Pandora. Ha messo a nudo tutti i limiti di una sessione di mercato iniziata con un’idea precisa, cambiata poi dopo appena una giornata. Ma soprattutto ha evidenziato il ritardo nell’arrivo di Nkounkou. Che Biraghi non potesse reggere il ruolo da titolare per un’intera stagione era noto. Eppure l’ex Francoforte è arrivato soltanto all’ultimo giorno di mercato. A volte, nel calcio, il tempismo conta più della qualità. Nkounkou è sbarcato dalla Bundesliga, un contesto tecnico e tattico profondamente diverso dalla Serie A.

Non sorprende quindi che le sue prime apparizioni siano arrivate solo dopo oltre un mese, nel quale il Torino aveva già giocato cinque gare di campionato e due di Coppa Italia. Un periodo di ambientamento era inevitabile, com’è giusto che sia per un giocatore giovane e appena arrivato. Ma i tempi sono stati completamente sbagliati: si sapeva che Biraghi non poteva essere l’unica opzione, eppure la dirigenza ha atteso l’ultima chiamata del mercato per chiudere l’operazione. Forse sarebbe bastato poco: anticipare l’acquisto, permettere a Nkounkou di inserirsi durante il ritiro estivo, e ritrovarsi così a inizio stagione con un’alternativa già pronta. Invece quel mese di rodaggio è costato tempo, scelte forzate e - forse - anche qualche punto.