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Torino-Roma 0-2, Cairo: “Deluso da Vanoli, faremo valutazioni”

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Le dichiarazioni del presidente granata
Redazione Toro News

Il presidente del Torino Urbano Cairo ha rilasciato delle dichiarazioni nel post gara ai microfoni dei media presenti. Ecco le sue parole.

Un bilancio della stagione?"Il bilancio rispetto allo scorso anno è deficitario. Nove punti in meno. In un certo momento della stagione, dopo l'inizio, ho visto cose interessanti. C'è stata una fase in cui non perdevamo mai, anche grazie agli innesti di gennaio. Biraghi, Elmas, Casadei. Pensavo che questo potesse dare una bella spinta, e in un primo momento è stato così. Poi siamo arrivati alla trentesima giornata. Al mister dissi: nel 2014, a questo punto del campionato, avevamo 39 punti, esattamente come quest'anno. Nelle ultime otto abbiamo poi fatto 18 punti. In panchina c'era Ventura e la difficoltà delle avversarie era paragonabile a quella di quest'anno. Per cui gli dissi: facciamo un grande finale. Lui era convinto e ha detto: da qui devono essere otto finali. Meglio se avesse parlato di semifinali..."


Deluso anche da Vanoli? "Beh sì. Mi aspettavo molto di più. Chi mette insieme la squadra? Chi manda in campo i giocatori? Anche lui ha le sue responsabilità. Non è sempre e solo colpa di Cairo".

Farà delle valutazioni anche su Vanoli?"Penseremo a tutto. Faremo valutazioni. Ci vedremo anche col mister in settimana".

Cosa manca al Torino per fare il salto di qualità?"Sento il mister dire che il Bologna ha avuto idee, l'Atalanta ha avuto idee, il Como ha avuto idee. Poi sul Como si è corretto, parlando della loro disponibilità economica. Il Bologna ha idee? Sì, ma hanno speso 300 milioni in 10 anni. Va anche detto che, da quando siamo tornati in A, il Bologna è quasi sempre stato dietro di noi. Poi hanno fatto molto bene negli ultimi due anni, chapeau. Comunque sia, nelle analisi bisogna avere uno sguardo globale e non andare dietro alle emozioni del momento, soprattutto se si è nel calcio da quarant'anni come Vanoli".

Deluso anche dai calciatori?"Siamo partiti molto bene, alla quinta eravamo primi. Poi c'è stato l'infortunio di Zapata, che è stato un duro colpo. Lo scorso anno ha fatto 13 gol, quindi poteva farti fare almeno dieci punti in più e avrebbe fatto giocare meglio anche Che Adams, che ha fatto un buonissimo campionato, ma con Duvan sarebbe andato ancora meglio con gli spazi creati da lui. A quel punto abbiamo avuto un momento di difficoltà. Siamo stati vicini alla squadra e al mister. Abbiamo fatto una vittoria importante a Empoli; poi abbiamo perso col Bologna ma dopo c'è stata una ripresa importante. Nell'anno nuovo abbiamo fatto un filotto di partite con vittorie o pareggi, pure contro squadre importanti. Abbiamo fatto interventi che servivano; non un attaccante, che non si trovava, ma un esterno, Elmas, che ha fatto molto bene, Casadei, investimento importante, e Biraghi, giocatore di grande esperienza. Ci siamo ripresi positivamente. Poi mi aspettavo che aprile e maggio fossero un momento in cui magari non andavi in Europa, perchè effettivamente c'era troppo distacco da quelle davanti, però certamente potevamo fare un finale diverso. Magari non facendo diciotto punti come undici anni fa, ma almeno 12, in modo da finire la stagione in modo diverso. Invece abbiamo subito troppe sconfitte. Dispiace, un finale così, senza voglia, non me lo aspettavo".

Squadra da rifare?"No, secondo me c'è una buona ossatura, poi ci sono innesti da fare come sempre, e li faremo. C'è tutta l'intenzione di fare cose fatte bene cercando di puntare a un obiettivo importante, senza star lì a dire quale. Troppe parole servono a poco. Troppe chiacchiere, troppo invocare la storia, serve a poco. Serve il lavoro sul campo e serve fare le cose che servono per fare risultati, sennò si allenano i tifosi e non i giocatori"

Vagnati anche lui è in discussione?"No, Vagnati ha un contratto, ha appena rinnovato".

Contento di aver almeno visto dei giocatori giovani esordire?"Sì sono contento, però i giovani devi farli giocare in partite in cui magari vinci e allora fai esordire Perciun, come con l'Udinese. Farli esordire tanto per dire di aver fatto giocare i giovani non serve. Prima di tutto servono i risultati. Poi allora possono arrivare i giovani. I giovani devono essere funzionali a un risultato. Non è che basta far giocare i giovani, ne abbiamo tanti, allora facciamoli giocare tutti".

Lo stadio lo compra?"Ne parleremo sicuramente. Non dipende solo da me. Fatemi parlare con chi di dovere. Prima parlo con loro, e poi con la stampa".